Incendio Pineta Dannunziana Pescara, forse lanterne volanti la causa. Bruciati 10 alberi /FOTO
PESCARA, 10 settembre – Potrebbero esserci delle lanterne volanti all’origine dell’incendio che ieri sera si è sviluppato all’interno della Pineta Dannunziana a Pescara. In attesa della relazione dei Vigili del Fuoco, sono questi i primi elementi emersi dagli accertamenti della Polizia. Alcuni testimoni, infatti, hanno riferito di aver visto delle lanterne volanti cadere nell’area della riserva. Una decina gli alberi toccati dalle fiamme, quattro o cinque di grandi dimensioni.
Stamani sopralluogo nella riserva dannunziana per una stima dei danni causati dall’incendio divampato ieri sera. C’erano l’assessore alla Riserva, Paola Marchegiani, il dirigente e il responsabile del Servizio Verde Pubblico, Giuliano Rossi e Mario Caudullo, e la Protezione Civile Valpescara, Volontari senza Frontiere.
Fortunatamente, fa sapere il Comune, le chiome degli alberi non risultano del tutto bruciate. La riserva resterà chiusa al pubblico anche domani per consentire ulteriori verifiche. Il comparto 2 resta aperto.
Il rogo, divampato alle 22.30, è stato domato nel giro di un paio d’ore. Oltre ai Vigili del Fuoco sono intervenuti squadra Volante della Questura, Polizia municipale e Protezione Civile.
Le indagini sono affidate alla squadra Mobile. La Polizia ha già visionato le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nella zona, ma al momento non sarebbero emersi elementi utili agli accertamenti.
IL SINDACO, POTEVA ESSERE UN DISASTRO
“Poteva succedere un disastro naturale, ma così non è stato – dice il sindaco Marco Alessandrini – il danno è contenuto e circoscritto a quattro alberi che molto probabilmente potranno essere recuperati. Tutto questo grazie alla perfetta sinergia fra tutte le forze che sono intervenute appena le fiamme si sono sviluppate e grazie anche all’attenzione che viene dedicata alla Riserva dal nostro Ufficio Verde: ha funzionato perfettamente il sistema antincendio di cui l’area è dotata ed è grazie anche a questo che le fiamme sono state circoscritte velocemente”.
L’ASSESSORE, ALBERI POSSONO TORNARE IN SALUTE
“Grazie di cuore da parte dell’Amministrazione tutta alla nostra Polizia Municipale, agli straordinari Vigili del Fuoco e ai gruppi di Protezione civile che insieme hanno presidiato la riserva, rimanendone a guardia anche tutta la notte – così l’assessore alla Riserva dannunziana Paola Marchegiani – Gli alberi di grandi dimensioni danneggiati dalle fiamme sono in tutto quattro, ma fortunatamente le chiome non risultano del tutto bruciate e quindi gli esemplari potranno tornare in salute, come ci ha confermato anche il professor Gianfranco Pirone che ha visto nascere la nostra Riserva e dall’inizio ne ha tutelato la natura, insistendo perché il suo delicatissimo ecosistema non venisse intaccato. Con questo fine e nella consapevolezza anche dei rischi che tale scelta comporta, si alternano le cure e la manutenzione che il nostro personale dell’Ufficio Verde, a cui va un grazie davvero speciale per il lavoro svolto e per il presidio assicurato da ieri, effettua regolarmente su questo luogo particolare e delicato. Scampato il pericolo, ora ci interessa capire cosa sia accaduto, come si sono originate le fiamme che hanno interessato due punti vicini, ma diversi e che difficilmente potevano bruciare per autocombustione, vista la posizione inaccessibile al pubblico (intorno gira un percorso vita, ma i luoghi sono difficili da raggiungere) e la mancanza di fattori di rischio scatenanti. Per accertare tutto e mettere in sicurezza le aree interessate, la riserva resterà chiusa al pubblico anche domani. Il comparto 2 resta invece aperto”.
L’ESPERTO, AGIRE SU PREVENZIONE
“La Riserva della Pineta costituisce un caso particolarissimo, trattandosi di un’area protetta di piccole dimensioni all’interno di un territorio urbanizzato – aggiunge il professor Gianfranco Pirone, che oggi ha preso parte al sopralluogo – La esigua estensione dei vari comparti non permette la presenza di piste tagliafuoco (per essere efficaci devono avere una larghezza pari almeno al triplo dell’altezza degli alberi) in quanto la loro realizzazione, riducendo drasticamente la superficie dei nuclei forestali e creando una rovinosa frammentazione, innescherebbe un irreversibile processo di estinzione delle stesse comunità vegetali. Non è neppure ragionevole intervenire con l’eliminazione, anche parziale, del sottobosco (con la realizzazione, ad esempio, di viali tagliafuoco verdi), in quanto, sempre in considerazione delle piccole dimensioni dei nuclei forestali, si trasformerebbe il bosco da complesso ecosistema, quale esso è, a semplice insieme di alberi privo dei caratteri strutturali e funzionali associati agli habitat forestali. Anche l’allontanamento della necromassa va considerato con attenzione e programmato tenendo conto della opportuna restituzione di fertilità e degli equilibri nella rete trofica esistente nell’ecosistema. In conclusione, poiché sono da escludere gli incendi spontanei (sono rarissimi gli inneschi da fulmine o da autocombustione), la lotta contro il fuoco doloso o colposo nella Pineta deve essere condotta con un efficace programma di avvistamento e prevenzione, un affidabile sistema di spegnimento, che in questo caso ha funzionato, ed una severa azione di repressione”.
IL VICESINDACO AI VIGILI DEL FUOCO, SONO FANTASTICI
“Voglio ringraziare in modo particolare a nome della città e dell’Amministrazione tutti gli uomini che ieri sera ho visto lavorare alacremente perché le fiamme divampate dentro l’area verde più importante del nostro territorio non distruggessero un patrimonio dal valore inestimabile. Quando l’incendio è scoppiato gli uomini della Polizia Municipale, dei Vigili del Fuoco, della Polizia di Stato e i volontari delle nostre associazioni di Protezione civile si sono subito recati sul posto e hanno lavorato fianco a fianco, finché le fiamme non sono state circoscritte e poi spente. E poi, una volta scampato il peggio, sono rimasti tutta la notte a vegliare sulla nostra Riserva, perché il fuoco non tornasse ad essere un incubo. Un grazie speciale ai Vigili del Fuoco Piero Polimene, Maurizio Bascelli, Andrea D’Addazio, Marco D’Andrea, Domenico Giancola, Cosimo Terlizzi, Emanuele Paris, Daniele Mambella, Patrizio Giampietro, Luciano Ricciuti e Umberto Pantera, che sono gli stessi uomini che hanno operato senza sosta contro l’inferno che si è scatenato sul Monte Morrone. Grazie anche alla nostra Polizia Municipale che sta dando prova di grande impegno su tutti i fronti che quotidianamente la impegnano e a tutti i volontari che sono stati la più bella vittoria contro le fiamme di ieri sera”. Così il vicesindaco Antonio Blasioli.