SULMONA, 25 agosto – Le fiamme continuano a devastare il Morrone, con l’incendio che sul versante sulmonese si avvicina sempre più all’eremo celestiniano. Nonostante lo spiegamento di forze, che attualmente vede impegnati sul posto  25 volontari muniti di brevetto Aib di primo e di secondo livello e sei mezzi di spegnimento della Protezione Civile regionale, oltre ad un elicottero AS350 messo a disposizione dalla Regione Abruzzo  che sta effettuando lanci mirati  e a 50 militari del Nucleo Speciale per le Emergenze del IX Reggimento Alpini dell’Aquila, le operazioni di spegnimento si stanno rivelando complicate.

A rendere difficile domare le fiame, che stanno cancellando centinaia di ettari di terreno anche le alte temperature e la siccità che da mesi imperversa su tutta l’Italia. Una situazione a fronte della quale il presidente della Regione Luciano D’Alfonso si dice comunque fiducioso:

“Sono molto fiducioso che dalla sinergia di tutte le numerose forze messe in campo dal sistema di Protezione Civile   nel volgere di qualche giorno potremo finalmente avere la meglio su un rogo di enormi dimensioni che sta interessando un patrimonio boschivo di immenso valore ambientale, reso ancora più importante dalla presenza di luoghi e testimonianze legate alla vita di Pietro dal Morrone”.

Intanto da Pratola Peligna, dopo l’autorizzazione del Parco nazionale, è partita l’operazione di ripulitura da legname secco per creare un fronte di sbarramento al fuoco.