Inchiesta Earthquake, svelato il giallo dello scambio di persona
PESCARA, 18 ottobre – E’ stato interrogato questa mattina, dalla procura di Pescara, Antonio D’Angelo, il responsabile unico del procedimento della gara per la progettazione esecutiva e per l’esecuzione dei lavori di ricostruzione della scuola di Bugnara, finito per errore agli arresti domiciliari, nell’ambito dell’inchiesta Earthquake, sulla gestione della ricostruzione seguita al terremoto del 2009 a L’Aquila. Per lui, dopo la presentazione di un certificato medico con il quale ha dimostrato che nel giorno dell’incontro con uno degli accusatori si trovava in un altro luogo, gli arresti sono stati revocati ed è caduta anche l’accusa di corruzione. D’Angelo resta però indagato, in quanto la Procura intende chiarire ancora diversi aspetti.
L’equivoco è stato generato da uno scambio di persona. Una delle persone interrogate, infatti, aveva riferito agli inquirenti di avere incontrato Antonio D’Angelo, per la consegna di una mazzetta, insieme ad altri due indagati. Solo dopo la presentazione del certificato medico da parte di D’Angelo, però, ci si è accorti dell’errore. La persona ascoltata in Procura, infatti, aveva incontrato un falso Antonio D’Angelo, che si era solo presentato con quel nome. Dopo il riconoscimento fotografico del falso D’Angelo, è stato subito emesso il dodicesimo avviso di garanzia, per concorso in corruzione, turbativa e sostituzione di persona, a carico di Antonio Ciccarini, socio della società Progetti Pa, incaricata dal Comune di Bugnara (L’Aquila) di redigere il bando per la costruzione della scuola elementare. Ciccarini, secondo l’accusa, sarebbe la persona che si è sostituita al vero D’Angelo e che farebbe parte a pieno titolo del presunto sistema corruttivo.
Domani mattina, intanto, si terranno gli interrogatori di garanzia dei sei indagati ancora agli arresti domiciliari.