L’AQUILA, 20 marzo – Undicesimo filone nelle inchieste sulla Regione Abruzzo. La Procura della Repubblica dell’Aquila sta indagando sull’assegnazione attraverso procedure negoziate, cioè gare ad inviti di imprese, per lavori promossi dal segretariato del ministero dei beni culturali.

Si tratta di opere che sono anche, ma non solo, legate alla ricostruzione: documentazione è stata già acquisita in più riprese nell’ufficio contratti dei beni culturali da parte dei Carabinieri del Noe.

Non si conoscono né nomi degli indagati né ipotesi di reato, ma certamente la Procura sta lavorando su una questione da tempo chiacchierata: le imprese invitate, si diceva da tempo, per quei lavori erano sempre le stesse e non c’era rotazione.

Tra l’altro gli assetti degli uffici periferici dei Beni culturali sono cambiati in corsa per effetto della riforma nazionale e del terremoto del 6 aprile 2009; le direzioni regionali sono state retrocesse a segretariati in tutta Italia, con un risparmio sulla retribuzione dei vertici. Queste strutture coordinano le varie soprintendenze (che rimangono comunque autonome), e gestiscono in prevalenza gli appalti: l’attuale segretario regionale è Stefano Gizzi, mentre nel cratere del 2009 è stata istituita una soprintendenza speciale guidata da Alessandra Vittorini.