Indice di vulnerabilità sismica, sono 313 le scuole abruzzesi su cui fare le verifiche
L’AQUILA, 30 gennaio – Mentre aumenta il numero di genitori, soprattutto nel teramano e nell’aquilano, che chiede certezze per riportare i figli in quelle stesse scuole dove sono andati per anni, preoccupati dalle scosse ma soprattutto dalla sicurezza degli edifici scolastici, il presidente Luciano D’Alfonso ufficializza i numeri delle scuole abruzzesi per le quali i comuni hanno richiesto una verifica strutturale rispetto all’indice di vulnerabilità: 313 plessi scolastici, un numero importante e che dà il senso di quella che ha ormai assunto i contorni di una vera e propria emergenza sicurezza.
Il dato è stato fornito questa mattina nel corso della riunione che si è tenuta a palazzo Silone e alla quale oltre ai sindaci hanno partecipato il sottosegretario con delega alla Protezione Civile Mario Mazzocca, il Prefetto dell’Aquila Giuseppe Linardi, il direttore della Protezione Civile regionale Emilio Primavera e con D’Alfonso che ha reso noto come la Regione abbia già avviato le procedure per l’attivazione presso la Cassa Depositi e Prestiti di un mutuo di 30 milioni di euro che potranno essere utilizzati per le verifiche strutturali e per un primo piano di interventi che dovessero essere necessari all’esito del check up.
Verifiche per le quali saranno messe in campo squadre di professionisti composte anche di tecnici di Reluis.
“Quello che chiederemo al governo e alla Protezione Civile – ha detto D’Alfonso – sarà un protocollo unico di vulnerabilità da cui emerga con chiarezza quale dovrà essere l’indice minimo di vulnerabilità oltre il quale un edificio scolastico potrà definirsi sicuro e ciò al fine di rendere univoci gli esiti delle verifiche e di non lasciare spazio alle interpretazioni soggettive dei verificatori”.
D’Alfonso, che in giornata incontrerà Mattarella, ha annunciato che chiederà l’approvazione di una norma di natura economica che preveda il ristoro dei danni diretti e indiretti subiti dal sistema produttivo abruzzese a causa degli eventi calamitosi.