Ingv L’Aquila a rischio chiusura. Mercante (M5S): “La Regione deve intervenire”
L’AQUILA, 14 ottobre – Facile parlare di prevenzione. Facile soprattutto parlare. A pochi mesi dal terremoto di Amatrice, che anche in Abruzzo ha fatto sentire i suoi effetti, la sede aquilana dell’Ingv potrebbe chiudere i battenti. Deadline il 31 dicembre.
Il Consigliere regionale del M5S, Riccardo Mercante ha inviato, a riguardo, un’interrogazione al presidente della Regione Luciano D’Alfonso.
“La struttura – ricorda Mercante – ha, tra le sue finalità, proprio quella di studiare le dodici faglie che attraversano il sottosuolo abruzzese e che sono state causa, fino ad oggi, di fenomeni sismici di spaventosa intensità come quello de l’Aquila del 2009. Ed uno dei compiti principali dell’istituto è il controllo della sismicità della faglia di Campotosto, sita sotto l’omonimo lago che, in caso di rottura delle dighe, riverserebbe le sue acque sull’intera valle del Vomano”.
E questo ruolo di fondamentale importanze cade di fronte alla consueta mancanza di fondi.
“La prevenzione dei terremoti – spiega Mercante – da noi è fortemente deficitaria e che, con la chiusura della sede aquilana dell’Ingv rischia di scomparire completamente, nonostante l’Abruzzo sia la Regione a più elevato rischio sismico non solo d’Italia ma di tutta l’Europa. Proprio per questo – ha concluso Mercante – ritengo necessario un intervento da parte della Regione su tale questione così come sulla predisposizione di un sistema di allarme presso la diga di Campotosto come da me richiesto con una apposita risoluzione. Quando si parla di terremoti non ci si può affidare al caso ma occorre agire in tempo per evitare che si verifichino nuove tragedie”.