L’AQUILA, 19 ottobre – Un po’ risparmio, un po’ cultura delle radici, un po’ gusto, tanta solidarietà. La tradizionale cena accademica realizzata in collaborazione dall‘Istituto alberghiero dell’Aquila, indirizzi Enogastronomia e Sala e Vendita, e la delegazione aquilana dell’Accademia italiana della cucina è, in questa edizione, un evento dal sapore particolare. Già nel tema: “La cucina del riuso“.

Appuntamento domani sera, nella sede dell’istituto d’istruzione superiore Da Vinci-Colecchi dell’Aquila. Il messaggio è quello del riutilizzo virtuoso degli eccessi, di quel che abbonda in dispensa e che va consumato per non essere sprecato, il rinnovarsi, insomma di antichi concetti di economia.

“Impegnativa – spiega la dirigente scolastica Serenella Ottaviano — è stata l’individuazione delle ricette, ormai in disuso, e per questo spesso scarne e limitate a pochi ingredienti, ma il menù proposto per il 2016 è invitante e all’altezza delle aspettative.

Da segnalare, in particolare, come antipasto la “colenna“, un piatto povero della tradizione aquilana, la cui ricetta è stata pubblicata anche sul volume “La cucina del riuso”, a cura dell’Accademia italiana della cucina. A seguire la zuppa di ranati,  i bucatini fatti a mano all’amatriciana,  un umido con patate e pallotte cac’ e ove, e per finire la pizza sfogliata con salame di cioccolato. L’evento – sottolinea la professoressa Ottaviano – sarà un’occasione preziosa ed una lezione da serbare per le studentesse e gli studenti dell’istituto, che, nati e cresciuti nella società dell’usa e getta, sperimenteranno una cultura antica, fondata sulla valorizzazione e sul recupero delle poche cose che la vita metteva a disposizione.

La presenza nel menù dei bucatini all’amatriciana è stata espressamente voluta dall’Accademia italiana della cucina:

“Parte dell’incasso della serata – spiega il delegato per L’Aquila dell’Accademia, Demetrio Moretti – sarà devoluto ai terremotati di Amatrice”.