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La Halliburton annuncia 30 licenziamenti nella sede di Ortona. I sindacati: “Fulmine a ciel sereno”

La Halliburton annuncia 30 licenziamenti nella sede di Ortona. I sindacati: “Fulmine a ciel sereno”

ORTONA, 31 luglio 2017 – La crisi del settore petrolifero continua a mietere vittime. Il gruppo Halliburton ha aperto trenta procedure di mobilità, nei confronti di altrettanti lavoratori, nella sede di Ortona. Un provvedimento che giunge ad un anno di distanza dai 60 licenziamenti che hanno già colpito lo stabilimento abruzzese. In pratica, ad essere interessata dalla nuova ondata di licenziamenti, è quasi il 30% della forza lavoro attiva nella sede ortonese, dove complessivamente sono occupate 104 persone.

Gli esuberi individuati dalla multinazionale, attiva nel settore degli idrocarburi, riguardano 26 operai e 4 impiegati. Un ulteriore brutto segnale, che sembra andare nel senso di un ridimensionamento delle attività operative.

Nella comunicazione inviata ai rappresentanti sindacali, la Halliburton si limita a parlare di:

“licenziamenti per riduzione del personale, a seguito di crisi del settore e conseguenti esigenze tecniche, organizzative e produttive per le quali non si ritiene di poter adottare altre soluzioni”.

Carlo Petaccia, segretario generale della Filctem Cgil di Chieti, commenta:

“E’ un fulmine a ciel sereno, visto che siamo stati avvisati contestualmente all’invio delle comunicazioni, mentre in genere queste decisioni vengono preannunciate. Inoltre è un preoccupante segnale di disimpegno da parte dell’azienda, anche considerando che fino allo scorso anno, nella sede di Ortona, c’erano 200 dipendenti, mentre adesso si rischia di scendere a quota 74”.

Quanto alle ragioni alla base degli esuberi, Petaccia spiega:

“Ci sono problemi legati al costo del petrolio e alla crisi del settore, e c’è la pesantissima penale che la Halliburton ha dovuto pagare per il mancato acquisto della Becker. Però a Ortona si continua a lavorare proficuamente e quindi attendiamo di conoscere nel dettaglio le ragioni per le quali l’azienda intende licenziare”.

Domani, ad Ortona, sindacati e lavoratori si riuniranno in assemblea per analizzare la situazione. Mercoledì, invece, ci sarà l’incontro tra i rappresentanti sindacali e i vertici dell’azienda. Il segretario della Filctem Cgil di Chieti conclude:

“Proveremo a scongiurare con ogni mezzo questa grave decisione, che avrebbe serie ripercussioni sia per i lavoratori della Halliburton che per gli altri lavoratori del territorio, considerando che l’indotto del settore è stimato intorno al 25% della forza lavoro impiegata nel comparto. Non perdiamo la speranza, anche perché proprio di questi tempi in casi come quello della Dayco, ovvero un’altra multinazionale, siamo riusciti ad individuare soluzioni più ragionevoli”.

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