La nomina dell’addetto antincendio in un luogo di lavoro

PESCARA, 17 febbraio – Il Testo Unico per la sicurezza sui luoghi di lavoro contiene le indicazioni che devono essere rispettate in tema di prevenzione degli incendi. In base a questo riferimento normativo, tutte le aziende devono prevedere uno staff di addetti deputati alla gestione delle emergenze e che si occupino delle misure di prevenzione degli incendi. In teoria può sembrare che si tratti di due squadre differenti, ma a livello pratico il team è uno solo.

Quanti addetti sono necessari

Per quanto riguarda il numero di lavoratori che devono essere nominati, le norme richiedono che sia assicurata una quantità di addetti antincendio in linea con le esigenze, anche se comunque esistono dei casi specifici in cui ci sono indicazioni particolari. Il datore di lavoro, in ogni caso, è il soggetto a cui spetta l’onere di definire il numero di addetti che devono essere nominati. Ciò che è più importante, poi, è che tutte le volte che l’azienda è aperta il servizio sia presente e venga garantito. In altri termini, non può mai accadere che in azienda non ci siano addetti presenti. Il datore di lavoro si assume le responsabilità relative alla nomina degli addetti e al numero di persone che andranno a formare la squadra: nomina che deve essere formalizzata in forma scritta. In pratica, l’azienda deve mettere a punto un modulo che permetta di attestare che la nomina è stata effettuata.

La formazione

Come si può facilmente intuire, coloro che vengono nominati come addetti antincendio devono essere sottoposti a una formazione adeguata. A tal proposito, il principale riferimento normativo è rappresentato dal DM 10 marzo del 1998, ora in fase di aggiornamento. Tale testo stabilisce che gli addetti debbano essere sottoposti a una specifica formazione di durata variabile a seconda del livello di rischio che caratterizza l’azienda. Sono tre le durate previste: di 16, di 8 o di 4 ore. Pertanto, il datore di lavoro è tenuto a valutare il rischio di incendio che contraddistingue gli ambienti di lavoro, e solo in seguito può nominare gli addetti antincendio e sottoporli a una formazione specifica.

Le responsabilità e i compiti

Essere nominati addetti antincendio non porta in automatico delle responsabilità, nel senso che il solo compito che si è chiamati a svolgere è quello di assicurare che le misure di sicurezza antincendio vengano rispettate. Ovviamente un addetto antincendio non è un vigile del fuoco, e quindi non deve prendersi carico delle mansioni di questa figura. Anche per questo motivo, un datore di lavoro che desideri implementare un servizio antincendio di alta qualità e caratterizzato dai più elevati standard di efficacia dovrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di fare affidamento a un’azienda specializzata: sul mercato se ne possono trovare molte che mettono a disposizione servizi ad hoc dedicati proprio alla prevenzione degli incendi. Ciò che conta è che le criticità correlate al problema della sicurezza antincendio sul posto di lavoro non siano scaricate sui lavoratori stessi.

Le soluzioni di Sicurya

Le aziende che desiderano ottenere una consulenza specifica in materia, per altro, hanno l’opportunità di ottenerla grazie alla società specializzata Sicurya, che mette a disposizione dei clienti un team di professionisti pronti ad assecondare le più diverse esigenze. Il carattere innovativo è uno dei tratti peculiari di Sicurya, e si traduce nei tanti servizi che vengono offerti alle imprese in termini di sicurezza. La tecnologia e le competenze sono indispensabili per raggiungere tali obiettivi e costituiscono le fondamenta di una cultura organizzativa di successo, basata su un approccio organico e coordinato.

Gli oneri per il datore di lavoro

Predisporre delle misure di sicurezza ad hoc in materia antincendio vuol dire, da parte del datore di lavoro, essere a conoscenza delle richieste normative verticali sul tema e saper valutare il rischio di incendio. Si è tenuti ad agire, insomma, in considerazione delle situazioni specifiche che si possono verificare in azienda e a seconda dei dettati normativi. Nel caso in cui l’azienda manchi nel ricorrere a tutte le misure richieste, le conseguenze a cui potrebbe andare incontro rischiano di essere molto gravi. Il titolare dell’azienda, in sintesi, non può limitarsi a nominare gli addetti antincendio e a garantire loro una formazione adeguata se non si preoccupa anche di procurare delle misure antincendio adeguate che, per altro, dovranno essere sottoposte a una manutenzione costante.

E se i lavoratori non accettano?

I lavoratori che vengono nominati addetti antincendio non possono rifiutare l’incarico che viene loro assegnato, a meno che – come viene specificato dal D. Lgs. 81 del 2008, alla base del rifiuto non ci sia una ragione valida. Il principio alla base è che la sicurezza sul lavoro coinvolge chiunque, non solo il datore di lavoro ma anche i titolari, nella prospettiva di una collaborazione costruttiva per cui tutti sono chiamati a fornire il proprio contributo e a svolgere le mansioni assegnate nel migliore dei modi.

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