La nuova mensa dell’università di Teramo, tra attenzione al sociale e cibi a km 0
TERAMO, 27 gennaio – Integrazione sociale, con la collaborazione di tre detenuti del carcere di Castrogno e la realizzazione di una mensa per non abbienti, cibi stagionali e a km zero, pasti per celiaci, vegetariani e anche rispettosi dei diversi credo. È partito oggi il nuovo corso della mensa del Campus universitario di Coste Sant’Agostino, con l’azienda per il diritto agli studi universitari di Teramo che dopo aver espletato il bando di concorso ne ha assegnato la gestione alla cooperativa sociale Blue Line di Atessa.
Un nuovo corso molto attento al sociale e che vedrà impegnati, accanto agli operatori della cooperativa e agli studenti che collaboreranno grazie alle borse-lavoro, anche tre detenuti del Carcere di Castrogno impegnati nel servizio.
Del progetto fa inoltre parte anche la realizzazione di una mensa destinata alle persone meno abbienti, all’interno di un locale che sarà fornito dal Comune e dove saranno gli studenti stessi, in qualità di volontari, ad occuparsi della distribuzione dei pasti, mentre alla cooperativa spetterà il compito di trasportarli. Questo sarà possibile grazie all’acquisto di una sigillatrice, che permette di realizzare pasti monoporzione e da asporto.
Oltre all’attenzione al sociale la nuova mensa sarà caratterizzata anche da una forte attenzione all’ambiente, con materie prime stagionali e, il più possibile, a chilometro zero. Ogni giorno, inoltre, sarà proposto, oltre al’offerta standard, anche un pasto per celiaci, uno per vegetariani e uno rispondente alle prescrizioni religiose (ad esempio quelle dei musulmani) e una volta al mese verrà proposto un piatto della tradizione teramana o abruzzese e un pasto interamente composto da prodotti biologici.
Per quanto riguarda il cibo avanzato nei piatti non sarà gettato via, ma verrà in parte donato ad associazioni di volontariato, come la Lega del Cane,e in parte sarà destinato alla compostiera dell’Università. E’ prevista inoltre un’attività di comunicazione e informazione sul mangiar sano, con convegni organizzati all’interno dell’Università, e un feedback continuo sul gradimento dei pasti, grazie anche all’utilizzo dei social.
Oltre alla mensa di Coste Sant’Agostino, la cooperativa gestirà anche quella di Piano D’Accio.