L’Abruzzo perde abitanti, calo della popolazione a ritmi più che doppi rispetto al resto d’Italia
PESCARA, 6 dicembre – Sarà colpa della crisi, sarà la paura del domani o saranno i mutamenti che interessano gli stili di vita. Fatto sta che l’Abruzzo continua a perdere abitanti e decresce a ritmo più sostenuto rispetto al resto del Paese: nel primo semestre del 2017 la popolazione abruzzese arretra dello 0,34%, un valore più che doppio rispetto alla media nazionale, in calo dello 0,14%. Anche l’area metropolitana Chieti-Pescara, che fino ad oggi aveva compensato i decrementi dei centri più piccoli e delle aree interne della regione, inizia a perdere abitanti, anche se in maniera più contenuta rispetto al resto d’Abruzzo. E’ quanto emerge da uno studio realizzato da Aldo Ronci.
I dati Istat, in particolare, indicano che al termine del primo semestre del 2017 la popolazione abruzzese è scesa da 1.322.247 a 1.317.695 abitanti, evidenziando un saldo passivo di 4.552 unità. Un dato che si va a sommare ai 16.244 abitanti persi in tre anni e mezzo, dalla fine del 2014 a metà 2016.
La flessione della popolazione abruzzese è dipesa soprattutto dal saldo naturale, che ha registrato un decremento di 3.537 unità, pari allo 0,27%, a fronte dello 0,20% nazionale. A questo dato si aggiunge il saldo migratorio che presenta un calo di 1.015 unità, pari allo 0,08%, che peraltro è il secondo peggior risultato tra le regioni italiane, in controtendenza rispetto al +0,07% nazionale.
Quanto alla distribuzione territoriale, il decremento della popolazione, nei primi 6 mesi del 2017, interessa principalmente la provincia dell’ Aquila (-1.429 abitanti). A seguire le province di Pescara (-1.125 abitanti), Chieti (-1.058 abitanti) e Teramo (-940 abitanti). In valori percentuali: L’Aquila (-0,47%), Pescara (-0,35%), Teramo (-0,30%), Chieti (-0,27%).