L’Aquila, altre 60 famiglie dovranno essere evacuate dal Progetto Case
L’AQUILA, 7 giugno – Sessanta famiglie, per un totale di 150 persone, dovranno preparare le loro cose ed abbandonare l’alloggio che occupano nel progetto Case. Dovranno uscire dagli appartamenti entro trenta giorni.
Si tratta di strutture su cui sono stati scoperti seri difetti di costruzione, ma che non mostrano ancora segni di cedimento.
Lo conferma la dirigente del settore Ricostruzione pubblica del Comune dell’Aquila, Enrica De Paulis: i controlli sono scattati dopo l’evacuazione di una piastra realizzata dalla fallita Cosbau nella new town di Coppito 2, dove sono emersi difetti di costruzione e, in particolare, assenza di guaina alla base dei pilastri in legno che ha portato al marciume, scoperto per caso.
“L’ordinanza è alla firma del sindaco, Massimo Cialente, ma gli sgomberi non saranno per pericoli immediati quindi è inutile creare panico – spiega De Paulis – verranno svolte in tre scaglioni, entro 10, 20 e 30 giorni, anche perché al momento ci sono pochi alloggi disponibili e molti sono occupati dalle famiglie sfollate del terremoto del Centro Italia”.
Il degrado delle strutture rende necessario sgomberare prioritariamente la piastra numero 2 del quartiere di Coppito 2 e la piastra numero 14 di Pagliare di Sassa, infine sarà la volta della numero 13, sempre di Pagliare, che
“presenta una situazione un po’ meno critica delle prime due, e proseguire i controlli lungo tutto il perimetro dei fabbricati e dove necessario e possibile, effettuare il ripristino degli elementi ammalorati ed eliminare il difetto riscontrato”.
I tecnici comunali hanno effettuato indagini endoscopiche su tutte le 11 piastre realizzate con la stessa tipologia dall’impresa Cosbau.