L’Aquila, caporalato: sanzioni per 40mila euro. Sospensione dell’attività per tre aziende agricole
L’AQUILA, 28 settembre – Il caporalato nei campi abita nella Piana del Fucino. Almeno a leggere i dati dei controlli sulle attività di raccolta degli ortaggi, effettuati in provincia dell’Aquila dal personale dell’ ispettorato interregionale del lavoro di Roma con i militari del Comando Carabinieri tutela del lavoro gruppo di Roma. Controlli che hanno interessato 16 aziende agricole dove su 140 lavoratori interessati ben 61 erano irregolari e 15 in nero, di cui 3 clandestini.
Al termine delle operazioni tre aziende sono state raggiunte da provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale per uso di manodopera in nero nella misura del 2 per cento rispetto a quella complessivamente impiegata nelle attività di raccolta. Sono inoltre state accertate sanzioni per oltre 40mila euro.
L’operazione si inserisce in una ampia azione di contrasto al caporalato e allo sfruttamento della manodopera stranier, che prosegue ormai da mesi in tutto l’Abruzzo e in particolare nei territori della Marsica, e ha visto il supporto dell’Arma territoriale di Avezzano e del 16° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Rieti.
“Sono accertamenti che richiedono importanti risorse, anche di carattere finanziario – ha dichiarato il direttore centrale della Vigilanza Inl, Danilo Papa – ma sui quali è bene impegnarsi non solo in ragione di direttive di carattere politico, ma perché sono finalizzati a contrastare le forme più gravi di sfruttamento dei lavoratori”.