L’AQUILA, 1 ottobre – Prima ha tentato un approccio verbale, poi di fronte al rifiuto della ragazza ha tentato di spogliarla per costringerla ad un rapporto sessuale. Un tentativo di violenza fallito solo grazie alla prontezza di riflessi della giovane, che dopo una breve colluttazione è riuscita a fuggire e a rifugiarsi a casa di un’amica e a chiamare i carabinieri che in breve tempo sono riusciti ad identificare e ad arrestare l’uomo. A finire in manette un 27enne eritreo che da tempo vive in città.

Il tentato stupro si è consumato alle prime luci dell’alba di domenica, quando la giovane stava tornando a casa dal compleanno di un’amica. La ragazza, una 30enne aquilana, aveva trascorso la serata in compagnia di alcune amiche nel centro storico cittadino e  aveva avuto modo di notare una delle compagne colloquiare con un ragazzo straniero, che non aveva mai visto prima e  che indossava una giacca a vento di colore rosso.

E proprio mentre stava tornando a casa si era accorta che quello stesso ragazzo la stava seguendo. Poi il tentativo di approccio, seguita dal tentato stupro, e la successiva chiamata ai Carabinieri e al 118 con la giovane trasportata in ospedale per le cure del caso.  A permettere ai carabinieri di identificare l’uomo le indicazioni fornite dalle due ragazze. Al momento del fermo il 27enne aveva ancora con sé la giacca a vento di colore rosso indossata durante la serata, che anche per la presenza di loghi e scritte particolari, è stata riconosciuta dalla vittima e dalla sua amica che insieme ad altri elementi ha portato all’arresto.

La 30enne, a seguito del tentativo di violenza, ha riportato ecchimosi sul volto, escoriazioni alle gambe e graffi sulle braccia e sui fianchi ed è stata dimessa con una prognosi di 25 giorni.