L’Aquila, contributi post sisma indebitamente percepiti: sequestri per un milione di euro
L’AQUILA, 28 giugno – Nel corso dei primi sei mesi del 2018, la Guardia di Finanza dell’Aquila ha dato esecuzione a 15 provvedimenti di sequestro, per un totale di oltre un milione di euro, emessi dal Gip, nei confronti di persone che hanno indebitamente percepito il contributo per la ricostruzione post sisma del 2009.
Le indagini sono state avviate sulla base dei processi di analisi effettuati nei confronti di persone che risultavano – all’epoca del sisma – residenti presso un indirizzo diverso rispetto a quello effettivamente oggetto della richiesta, e quindi sviluppate mediante la ricostruzione dei procedimenti che hanno portato alla concessione del contributo e quindi alla verifica del possesso dei requisiti da parte dei beneficiari.
Così nel corso dei controlli la Finanza ha accertato che gli indagati avevano richiesto ed ottenuto i contributi presentando false autocertificazioni. In molti avevano attestato di dimorare stabilmente in un immobile di proprietà (quale abitazione principale e dimora abituale), dichiarato inagibile (esito E) mentre prima della scossa le case, tutte nel capoluogo erano affittate o comunque non utilizzate come abitazione principale.
L’ipotesi di reato di truffa ha fatto scattare anche le indagini patrimoniali nei confronti delle quindici persone e, su questa base, l’esecuzione dei provvedimenti di sequestro per le somme pari alla provvidenza indebitamente
percepita da ogni indagato, per un ammontare complessivo di oltre 1 milione di euro.
In alcuni casi le persone oggetto di accertamento hanno restituito l’importo indebitamente percepito, consentendo al Comune di recuperare celermente le provvidenze senza l’avvio di lunghe e dispendiose procedure esecutive.