L’Aquila, inaugurato Palazzo dell’Emiciclo. Mattarella: “Giorno di rinascita e grande speranza”
L’AQUILA, 22 GIU -Un sistema di isolamento composto da 61 dispositivi di tipo elastomerico, cui si affiancano 47 appoggi scorrevoli multidirezionali, ovvero slitte. Queste le caratteristiche antisismiche all’avanguardia in Europa su cui poggia il Palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio regionale dell’Abruzzo, e prima riconsegna all’Aquila a quasi 10 anni dal sisma del 6 aprile del 2009 di un Palazzo monumentale con finalità di edificio pubblico.
L’intervento di ristrutturazione e riqualificazione interessa una superficie di circa 6000 metri quadri per un importo che riguarda tutto il complesso monumentale pari a 8,8 milioni di euro. Il finanziamento del Cipe risale al marzo del 2013 e l’ inizio dei lavori al novembre del 2015.
L’ intervento di restauro ha tutlato e valorizzato gli aspetti architettonici e monumentali garantendo un livello di protezione sismica adeguato per l’attività istituzionale.
Di rilievo la vetrata, la biblioteca, il giardino d’inverno, la sala Ipogea, la riconnessione esterna con la Villa Comunale dell’Aquila, e il restauro della facciata.
Il Palazzo dell’Emiciclo ha subito, nel sisma del 2009 un livello di danneggiamento “estremamente grave e diffuso fino a determinare – si legge nella scheda che ripercorre le tappe del restauro – una condizione di dissesto prossima al crollo”.
“La riconsegna alla città di un monumento come il Palazzo dell’Emiciclo è oggi un simbolo potente della ricostruzione, del cammino già compiuto e di quello ancora da completare – scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato al Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Giuseppe Di Pangrazio – E’ questo un giorno di rinascita, di grande speranza e fiducia, a nove anni dal tragico terremoto che ha colpito al cuore la vostra meravigliosa terra, la vostra vita di comunità, e con essa tutta la nostra Italia. Il sisma ha provocato lutti, sofferenze, distruzioni. Ma dalle conseguenze di un terremoto si deve e si può ripartire. Voi lo avete dimostrato con la passione e la determinazione di cui siete capaci. Insieme si possono ottenere risultati straordinari, in grado di esprimere i valori, la creatività, la cultura, le capacità professionali e tecniche radicati nel tessuto civile”.