L’Aquila, Potere al Popolo attacca la giunta: “Gravi discriminazioni nei bandi per C.A.S.E. e MAP”
L’AQUILA, 13 luglio – Gravi discriminazioni nei bandi, indetti dall’amministrazione del Comune dell’Aquila, per la concessione di C.A.S.E. e MAP nel capoluogo di regione. E’ quanto denuncia Potere al Popolo, in una nota, nella quale esprime tutte le proprie preoccupazioni.
La formazione della sinistra radicale rimarca:
“Nella nostra città la questione abitativa è stata ulteriormente ingigantita dal terremoto del 2009 e il fatto che oltre 1150 famiglie abbiano risposto al bando pubblicato dalla passata amministrazione per la concessione di C.A.S.E. e MAP dimostra tutta la gravità del problema casa a L’Aquila. Abbiamo già denunciato la gravità dell’atto con il quale l’amministrazione Biondi cancellò quel bando e abbiamo atteso con preoccupazione le nuove disposizioni, nel timore che i nuovi criteri avrebbero potuto peggiorare i precedenti. I due Avvisi Pubblici indetti dall’amministrazione Biondi superano addirittura i nostri timori ed introducono pesanti discriminazioni”.
Il primo punto oggetto di contestazione è quello relativo al criterio della residenzialità:
“Non possiamo tacere il fatto che l’introduzione del criterio della residenzialità penalizzi pesantemente chi non risiede in città da almeno cinque anni. Noi riteniamo infatti che la casa sia un diritto di tutte e tutti coloro che abitano una città, a prescindere dal momento di arrivo. Altra cosa sarebbe stata l’introduzione di fasce in cui collocare le richieste, tenendo in considerazione i tempi più o meno lunghi di residenza. Al contrario la totale esclusione di coloro che abitano in città da meno di cinque anni è davvero vergognosa”.
Altro aspetto è quello delle fasce di reddito:
“Anche l’introduzione delle fasce di reddito rappresenta un elemento deplorevole nella misura in cui queste impediscono proprio alle fasce più basse l’accesso a C.A.S.E. e MAP. L’amministrazione Biondi non può ignorare il fatto che le famiglie con reddito complessivo lordo compreso tra 13.000 e 35.000 euro non sono esattamente quelle che meriterebbero maggiore considerazione in fatto di facilitazioni o sostegni sociali. Si preferisce, al contrario, privilegiare le fasce medie ignorando completamente chi avrebbe più bisogno”.
Infine Potere al Popolo rimarca:
“Nel condannare questi gravi elementi inclusi nei nuovi Avvisi Pubblici emanati da questa amministrazione, Potere al Popolo auspica che su una questione così attuale e su un bisogno così urgente come la residenzialità si sviluppi in città un dibattito aperto ed una opposizione forte a delle norme davvero escludenti e penalizzanti”.