L’Aquila, sanità: presentato questa mattina il nuovo robot chirurgico
L’AQUILA, 16 dicembre – Campo visivo del chirurgo ingrandito di 10 volte, precisione estrema nei tagli, degenze post operatorie dimezzate: ecco i punti di forza dell’ultima versione del robot chirurgico in uso all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, che sarà utilizzato per lo più in urologia ma anche in chirurgia generale, otorino e ginecologia.
Il nuovo robot “Da Vinci”, ceduto in comodato d’uso alla Asl dall’azienda produttrice, è stato presentato ufficialmente questa mattina in ospedale con i vertici della Asl che hanno sottolineato come il suo uso sia stato reso possibile grazie al finanziamento della fondazione Carispaq, che ha messo a disposizione una somma di 160.000 euro, e del Fondo etico ricostruzione che ha stanziato ulteriori 80.000 euro.
Una disponibilità complessiva di 240.000 euro che verrà utilizzata per l’acquisto dei kit necessari per gli interventi (cioè materiale come pinze e altro).
Nel corso della presentazione il manager Rinaldo Tordera ha sottolineato come l’avvento del robot Da Vinci segni una vera e propria svolta per la Asl, con il chirurgo non più a contatto col paziente ma impegnato ad azionare a distanza dei braccetti (4 in tutto) con cui eseguire le manovre operatorie con una precisione pressoché assoluta, avvalendosi di una monitor ad altissima qualità di immagine che ingrandisce in modo considerevole la sua visione di lavoro.
L’efficacia del nuovo strumento chirurgico consentirà di incidere con grandissima precisione solo i tessuti interessati dall’intervento, risparmiando quelli vicini, con l’effetto di ridurre di molto i sanguinamenti rispetto alle operazioni ‘vecchio stile’ abbassando i tempi di recupero del degente e attenuando anche il tasso di sofferenza post operatoria.
Il macchinario, che sarà a disposizione di tutti gli ospedali della Asl provinciale, sarà usato in larga misura in urologia ma se ne avvarrà anche la chirurgia generale, la ginecologia, l’otorino e, in proiezione futura, anche la branca toracica.
“A dispetto del difficile momento della sanità – ha commentato Tordera – oggi, grazie a Fondazione Carispaq e fondo etico, ci dotiamo di uno strumento all’avanguardia che alzerà di molto lo standard dell’attività chirurgica in tutti gli ospedali della provincia”.
Il presidente della Fondazione Carispaq, Marco Fanfani, ha rimarcato l’importanza del nuovo macchinario:
“Abbiamo sostenuto il progetto affinché la Asl potesse dotarsi di un robot di altissima tecnologia che migliorerà la qualità delle prestazioni di alta specializzazione dell’ospedale aquilano, già centro di eccellenza per la chirurgia mininvasiva. L’azione della Fondazione è a sostegno dello sviluppo socio-economico del territorio e del benessere della comunità”.