L’Aquila, sequestro per quasi 700mila euro a ditta di trasporti
L’AQUILA, 29 settembre – Avrebbe percepito indebitamente 500mila euro di contributi europei stanziati, nell’ambito dei Por Fesr 2007/2013, per attrarre nuove aziende nell’area del cratere sismico aquilano.
Un’accusa che è costata ad una società di trasporti abruzzese un sequestro conservativo per 689mila euro tra conti correnti, beni immobili e beni aziendali, eseguito dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza dell’Aquila e disposto dalla locale Corte dei Conti.
A condurre le indagini, coordinate dalla Procura di Sulmona, le stesse Fiamme Gialle che avrebbero scoperto una vera e propria truffa aggravata ai danni dello Stato realizzata dal legale rappresentante dell’impresa di trasporti, in concorso con il coniuge, amministratore di fatto della società.
Truffa che sarebbe stata realizzata attraverso la produzione di false dichiarazioni e la contraffazione di documentazione amministrativo-contabile, il tutto finalizzato a dissimulare la sede effettiva della società che, in realtà, operava al di fuori del cratere sismico (Sulmona) e che quindi non avrebbe avuto diritto ai contributi.
Un imbroglio che avrebbe provocato un danno erariale di 500mila euro, al quale per la magistratura contabile va aggiunto il danno subito dall’amministrazione per i costi sopportati e le risorse vanamente impiegate nell’iter complessivo della pratica, per una somma totale di 689mila euro.