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L’ex ad Iannascoli: “Io non c’entro con l’attentato a Sebastiani, vicenda maturata fuori dal calcio”

L’ex ad Iannascoli: “Io non c’entro con l’attentato a Sebastiani, vicenda maturata fuori dal calcio”

PESCARA, 8 febbraio – Danilo Iannascoli non ci sta. L’ex amministratore delegato del Pescara Calcio, in rotta da un anno e mezzo con il presidente Daniele Sebastiani e detentore di un pacchetto di quote azionarie del club vicino al 30%, respinge qualsiasi accostamento all’attentato incendiario che l’altro ieri notte ha colpito lo stesso Sebastiani e minaccia azioni legali.

Per comprendere a pieno la vicenda occorre fare un passo indietro e tornare alla giornata di ieri, quando lo stesso Sebastiani aveva dichiarato ad un quotidiano locale:

“Non mi va di speculare sui numeri, però tempo fa un socio che ha il 25, 26% ha chiesto 7 milioni di euro per le sue azioni. Se voglio comprare un abito vado in un negozio, chiedo il prezzo e pago. Se poi per comperare l’abito metto fuoco al negozio questa è un’estorsione e non un acquisto. Ma per tali aspetti ci sono le forze dell’ordine e la magistratura. Voglio soltanto dire che se uno vuole fare un’offerta deve venire da me”.

Il riferimento allo stesso Iannascoli era apparso chiaro. Un riferimento che l’ex amministratore delegato del club biancazzurro, dopo avere ribadito “la piena solidarietà al presidente Sebastiani e alla sua famiglia per l’inqualificabile gesto di cui sono stati vittime”, respinge con fermezza:

“Non capisco come sia possibile accostare la mia figura a quanto accaduto. E’ chiaro che i miei legali stanno valutando quanto è stato dichiarato e pubblicato in queste ore”.

Quanto al resto, Iannascoli non nasconde i contrasti con Sebastiani:

“Posso solo dichiarare che, come è noto a tutti, non sono d’accordo con la gestione economica, finanziaria e sportiva della Pescara Calcio, ma come ho ampiamente dimostrato, continuando a ricapitalizzare anche dopo essermi dimesso da amministratore delegato nell’ottobre del 2015, per mia parte ho sempre assicurato la continuità dell’attività sociale”.

Poi l’ex ad torna sulla vicenda relativa alla compravendita delle quote societarie e smentisce su tutta la linea la versione fornita da Sebastiani:

“Le cifre di cui si è parlato non sono vere e sono uscite fuori ad arte. Io non ho mai ricevuto alcuna offerta per le mie quote da Sebastiani e men che meno ho ricevuto un’offerta da 7 milioni di euro. Io non ho mai abbandonato la società e non ho alcuna intenzione di vendere le mie quote in futuro”.

Iannascoli conferma, invece, di avere provato a rilevare le quote azionarie dal presidente:

“Con lui direttamente non parlo da un anno e mezzo, ma i miei consulenti hanno parlato con i suoi, formulando un’offerta, nel dicembre scorso, che evidentemente non è stata ritenuta congrua e non ha ricevuto alcuna risposta. Naturalmente quell’offerta si basava su una posizione di classifica che non era così compromessa e con il mercato di gennaio ancora alle porte. Il valore societario, in quel momento, era di una certa entità, ma oggi non è più lo stesso, e dunque quell’offerta non è più attuale”.

L’offerta di cui parla Iannascoli si sarebbe aggirata intorno ai 4 milioni di euro:

“Il dato di fatto è che, al di là delle dichiarazioni, lui non vende. Io sono in società e sono sempre interessato a rilevare le sue quote. Ero pronto a farlo quando mi sono dimesso ed ero pronto a farlo anche a dicembre”.

Infine Iannascoli torna sul fatto di cronaca, relativo alle due auto di Sebastiani andate a fuoco l’altro ieri notte:

“Io non credo che questo attentato sia maturato nell’ambiente del calcio. Certo, è vero che purtroppo queste cose fanno parte di questo mondo, anche se naturalmente non dovrebbero, ma arrivare fino a questo punto mi sembra davvero molto strano”.

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