Maltempo, in Abruzzo 120mila utenze ancora senza luce. Val Vibrata chiede stato di calamità /DIRETTA
TERAMO, 18 gennaio – Un’emergenza senza fine quella che si continua a registrare in Abruzzo, dove il maltempo sta mettendo a dura prova cittadini ed amministrazioni locali. Oltre all’emergenza neve, che già da ieri sera ha visto arrivare l’esercito in diverse zone del territorio regionale, adesso si inizia a registrare anche un allarme acqua, con fiumi esondati, il Pescara, e allagamenti in diverse zone del territorio. Resta critica, ad oggi, soprattutto nel teramano anche la situazione di migliaia di cittadini le cui abitazioni sono ancora sprovviste di energia elettrica, in molti casi ormai da tre-quattro giorni. Secondo Enel sono 120mila le utenze ancora da rialimentare in Abruzzo.
Il problema maltempo, in queste ore, si sta mescolando alle altre criticità:
APOCALISSE ABRUZZO: TERREMOTO, NEVE E ESONDAZIONI. LA REGIONE E’ IN GINOCCHIO
Nel frattempo il governatore Luciano D’Alfonso, questa mattina, è intervenuto sulla questione blackout sul suo profilo Facebook:
“Le utenze Enel non servite, in questo momento, sono 48mila nel teramano, 27 mila nel chietino e 12 mila nel pescarese. Per il Comprensorio di Sant’Omero, il problema e’ nella cabina di Alta Tensione. Il Direttore di Terna, stefano Conti mi ha comunicato che ci stanno lavorando per recuperare l’alta tensione e richiedono ancora qualche ora.La squadra degli addetti Enel non ha potuto raggiungere questa notte il Centro Smistamento Enel di Atri, per impossibilita’ del mezzo comunale messo a disposizione di aprire il varco necessario. Il Direttore Enel Abruzzo mi ha assicurato di riorganizzare la manovra questa mattina”.
I conti però non tornano, poichè l’Enel ha in programma altri 120mila interventi per rialimentare le utenze nelle prossime 48 ore.
A Teramo, intanto, nel corso della notte decine e decine di utenze riattivate hanno dovuto fare i conti con nuovi black out durate ore e in alcuni casi ancora in corso, con la stessa sede della Provincia che continua ad essere isolata per mancanza di luce elettrica mentre il sindaco Maurizio Brucchi dal suo profilo Fb chiede riscontri sulle zone dove non c’è ancora luce per verificare con l’ Enel. Numerosi i post di cittadini ormai allo stremo, che denunciano situazioni come quelle di Nepezzano o Colleatterrato dove la luce manca ormai da giorni. Ma la città, oltre che fare i conti con una mancanza di energia elettrica che sta protando i cittadini allo stremo deve fare i conti anche con l’emergenza allagamenti.
“Dalle prime ore di questa mattina stiamo intervenendo per pulire caditoie ghiacciate. Si formano veri e propri laghi. Fare attenzione“, scrive il sindaco, mentre in città e nel resto della provincia sta arrivando l’esercito.
“Un Bruco (gatto delle nevi ad otto posti coperti), due spalaneve, uno dislocato ad Atri ed uno di stanza a Basciano con relativi operatori“, spiega il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino sempre dal suo profilo Fb, mentre nella notte sono arrivati 60 militari su sei automezzi da utilizzare per attività di pronto intervento la cui dislocazione (30 ad Atri per Valfino, e Cerrano, 10 a Basciano per area Vomano, 10 a Teramo per area montana, 10 a Rocca S.Maria per area Laga), è stata decisa dalla Prefettura, d’intesa con Esercito e Carabinieri.
A Mutignano frazione di Pineto ripristinata la viabilità dopo due giorni di isolamento. In mattinata dovrebbe tornare anche la corrente elettrica. La situazione di disagio è però forte su tutto il territorio.
NEL POMERIGGIO L’EMERGENZA ELETTRICA SI ALLARGA ALLA MARSICA
Nelle ultime ore l’emergenza elettrica ha coinvolto anche la Marsica, con migliaia di famiglie senza luce probabilmente a causa del peso della neve sui pali. Il maltempo sta creando disagi ovunque, con una situazione ormai drammatica a Pescina dove da ieri nevica abbondantemente su tutto il territorio comunale. Una situazione a fronte della quale gli amministratori stanno chiedendo ai cittadini, anche tramite i social, di restare a casa e di uscire solo in caso di necessità.
ENEL: ANCORA 48 ORE PER USCIRE DALL’EMERGENZA
Potrebbero volerci ancora 48 ore per uscire dall’emergenza elettrica. E’ quanto si legge nell’ultimo aggiornamento pubblicato dall’Enel sul suo sito web, in cui l’azienda comunica di aver dispiegato oltre 1300 uomini, 400 mezzi operativi, più di 450 gruppi elettrogeni. “Le forti scosse di terremoto registrate nella mattinata di oggi non hanno causato danni alla rete elettrica ma hanno rallentato l’attività di ripristino – scrive l’Enel – Nella generalità dei casi, i guasti sono stati provocati dall’azione combinata di manicotti di ghiaccio sui conduttori e raffiche di vento di forte intensità che hanno determinato sovraccarichi meccanici eccezionali sulle linee. Inoltre si sono verificate cadute di alberi situati oltre la fascia di rispetto degli elettrodotti ove è consentito il taglio”. Al momento “stante il perdurare delle condizioni meteo avverse” scrive l’Enel, in previsione anche per i prossimi giorni, che rendono difficili le operazioni e potrebbero comportare ulteriori guasti, si prevedono tempi di ripristino dettagliati di seguito: entro 12 ore 9.000 clienti rialimentati (normalizzazione del servizio dell’Aquila); entro 24 ore 60.000 utenze rialimentate (Chieti: 21.000, Pescara: 13.000, Teramo: 26.000), entro 48 ore 40.000 ulteriori utenze rialimentate.
AD ORSOGNA 600 UTENZE SENZA ENERGIA ELETTRICA
Sono 600 le utenze ancora senza luce ad Orsogna e per le quali l’Enel, come spiega il sindaco Fabrizio Montepara, prevede la rialimentazione entro le prossime 24 ore.
Il primo cittadino ha sollecitato un immediato intervento per le situazioni più critiche, come quelle della casa di riposo, con l’Enel che ha promesso l’invio di un apposito gruppo elettrogeno .
“Facciamo un pressante appello ai cittadini – afferma Montepara – affinché tolgano le auto dalle strade principali per consentire agli operatori di sgombrare la neve. Vada in giro in automobile solo chi ha urgenze reali, per cortesia, altrimenti diventa impossibile lavorare e consentire il ripristino della circolazione”.
Sempre per via della carenza di energia elettrica la Sasi spa, che gestisce il servizio idrico integrato, ha comunicato ai sindaci di Orsogna, Guardiagrele, Filetto, San Martino sulla Marrucina, Casacanditella e Casol, tola Sasi Spa, la necessità di erogare per poche ore al giorno l’erogazione dell’acqua fino al ripristino della fornitura elettrica nelle stazioni di pompaggio.
BLACK OUT ELETTRICO, I SINDACI DI FOSSACESIA, ROCCA SAN GIOVANNI, MOZZAGROGNA E SANTA MARIA IMBARO ANNUNCIANO AZIONI LEGALI
“Per quanto sta accadendo in questi giorni nei nostri territori, fra i più colpiti in assoluto a causa dell’interruzione di corrente elettrica da quasi 72 ore, ci riserviamo di attivare azioni legali“. Ad annunciarlo i sindaci di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio, di Rocca San Giovanni Enzo Di Rito, di Mozzagrogna Tommaso Schips e di Santa Maria Imbaro Mariella Di Nunzio. E’ dallo scorso lunedì infatti che intere zone dei quattro comuni sono completamente prive di corrente elettrica, con i sindaci che denunciano la totale mancanza di comunicazione.
“Ci rendiamo perfettamente conto dell’emergenza e della gravità della situazione – commentano i quattro sindaci– e ringraziamo i tecnici dell’Enel che stanno lavorando da ore ininterrottamente ed in condizioni a dir poco disumane, ma non è possibile che nessuno delle autorità competenti ci fornisca informazioni utili da poter dare ai nostri cittadini”.
I sindaci hanno chiesto anche alla Regione, alla Prefettura, alla Protezione Civile di poter munire i territori di generatori, ma ad oggi non vi sono state risposte nel merito. Per ora i primi cittadini stanno cercando di sostenere la popolazione maggiormente colpita con sistemazioni alternative: il Comune di Rocca San Giovanni, grazie all’Associazione “La Scuola”, ha messo a disposizione 30 posti all’interno della sede dell’Associazione stessa (per maggiori informazioni contattare il numero 331/1296746 o i singoli amministratori comunali), mentre i Comuni di Fossacesia, Mozzagrogna e Santa Maria Imbaro hanno reso disponibili stanze in albergo e b&b del territorio per famiglie con bambini piccoli, anziani e non autosufficienti (per informazioni contattare i sindaci dei propri comuni di residenza o il numero 340/8874758).
TOLLO DA TRE GIORNI SENZA LUCE, CITTADINI ESASPERATI
Abitanti esasperati a Tollo, anche quest’ultima pesantemente colpita dal black out elettric0 che sta mettendo in ginocchio la regione. Dopo tre giorni senza energia elettrica gli abitanti non ce la fanno più. Nonostante le richieste di generatori ad oggi dall’Enel nessuna risposta e inoltre manca anche l’acqua nelle frazioni di Colle Cavalieri e Sabatiniello.
“Oggi, come è comprensibile, alcuni cittadini mi hanno preso a male parole – dichiara il sindaco Angelo Radica – Le circa duemila utenze del paese sono senza corrente dalle 8 di lunedì scorso e, dice il sindaco, solo il 60% della popolazione ha un caminetto in casa. Con il paese sotto un metro di neve”.
Lo stesso sindaco, su Fb, si era lasciato andare ad uno sfogo sottolineando come a fronte di due emergenze relative a malati attaccati alle macchine salvavita si era dovuto ricorrere ai generatori portatili di Croce Rossa e Protezione Civile.
“Ciò che sta succedendo con l’energia elettrica è inammissibile. Io da lunedì mattina chiamo Enel ogni ora. Ieri mi hanno detto che era complicato fare la riparazione. Ho chiesto di portarmi tre generatori”. Che ora pare siano in viaggio e dovrebbero arrivare presto, assicurano dall’Enel, viabilità permettendo”.
TERAMO CITTA’ FANTASMA, IN PROVINCIA NUMEROSI COMUNI ISOLATI
Nel corso della giornata la situazione in provincia di Teramo sembra aggravarsi sempre di più, con le scosse di terremoto che continuano a susseguirsi che rendono i soccorsi più difficili. La Provincia comunica come continuino a rimanere isolati interi paesi, con centinaia di richieste di aiuto da parte di cittadini senza luce da tre giorni e senza viveri e di cittadini malati in località isolate. La città di Teramo si è svuotata e si registrano frane e smottamenti su molte strade provinciali della Pedemontana oltre ad una slavina a Prati di Tivo. Isolati parzialmente o completamente i comuni di Castellalto, Valle Castellana; Isola del Gran Sasso, Castelli; Arsita, Bisenti, Cortino. Ci sono segnalazioni di crolli di tetti di case al momento non sappiamo se con feriti. Il centro operativo della Prefettura, con tutti gli enti coinvolti, si è trasferito in una sede più sicura: il Parco della Scienza al quartiere Gammarana. Coadiuvata dall’Esercito la Provincia è impegnata nel riaprire le strade e si sta procurando nuovi mezzi, adatti a riaprire varchi sulla neve alta e compattata, anche fuori regione.
LA VAL VIBRATA CHIEDE LO STATO DI CALAMITA’ NATURALE
Intanto la Val Vibrata, attraverso il presidente dell’Unione dei Comuni Rando Angelini ha chiesto lo stato di calamità naturale.
“Vista la situazione del nostro territorio messo in ginocchio dalle eccezionali nevicate di questi giorni, considerato che molte zone dell’entroterra vibratiano sono isolate e difficilmente raggiungibili, senza energia elettrica e con linee telefoniche interrotte con rischi considerevoli per la pubblica e privata incolumità anche per la presenza, in diverse aree, di alberi caduti che bloccano la viabilità é stato richiesto anche l’intervento dell’esercito per garantire garantire i servizi essenziali ai cittadini. Nel rappresentare a nome dell’intero territorio la preoccupazione, anche a fronte delle previsioni metereologiche per i prossimi giorni, é stato chiesto lo stato di calamità naturale”.
NEVE SULLA MARSICA E SULL’AQUILANO
Sotto la neve, da stanotte, anche la Marsica e l’aquilano, con scuole scuole chiuse sia a L’Aquila e in molti altri comuni come a Sulmona e a Pratola Peligna e in molti centri della Marsica.
ESONDATO IL FIUME PESCARA
Questa mattina alle 5 esondato il fiume Pescara che, dopo l’allarme, è stato monitorato tutta la notte. Codice rosso per il Saline. Allarme per Osento e Alento, superamento del livello di preallarme per i Tirino, Foro, Sangro e Sinello.
VIABILITA’: ANCORA CHIUSA PARTE DELLA STATALE ADRIATICA
L’emergenza maltempo continua a creare forti problemi alla viabilità abruzzese. Questa mattina l’Anas, nell’ultimo aggiornamento sulla situazione delle principali arterie regionali di sua competenza, ha confermato come resti ancora chiuso un tratto della statale 16 ‘Adriatica’ in località San Donato, nel comune di Ortona a causa di una frana con il traffico deviato sulla viabilità alternativa. Chiuso anche un tratto della statale ’80 del Gran Sasso a Montorio al Vomano. Da stanotte sono chiusi anche un tratto sulla statale 260 ‘Picente nei pressi di Montereale e un tratto sulla statale 696 del Parco Regionale Sirente-Velino nel comune di Torninparte. Resta infine chiuse al traffico la statale 80 “del Gran Sasso d’Italia” in provincia dell’Aquila e la statale 5 “Tiburtina Valeria” tra le località di Collarmele e Castelvecchio Subequo. Sulla Statale 16 “Adriatica” resta in vigore il divieto di circolazione dei mezzi pesanti per le ordinanze emesse dalle Prefetture di Chieti, Teramo e Pescara.
PENNE, IL COMUNE CHIEDE L’INVIO DELL’ ESERCITO PER ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE
Situazione difficile anche a Penne, dove il Comune ha chiesto l’arrivo dell’esercito. Diverse stalle sono crollate, causando la morte del bestiame, altre sono inagibili, molti capannoni industriali sono appesantiti dalla neve e pericolanti, numerose strade sono chiuse per alberi caduti, un traliccio dell’alta tensione è crollato al scorsa notte in contrada Arci (interrotta l’energia elettrica) e diversi smottamenti bloccano la viabilità. Questa mattina, inoltre, un bus extraurbano di Tua, che collega Penne a Pescara, è finito in mezzo alla strada bloccando per alcune ore la circolazione sulla statale 81 “Picena Aprutina”. Una situazione che sta mettendo in ginocchio la città con la giunta comunale che ieri sera ha deliberato lo stato di emergenza chiedendo alla Protezione civile regionale l’invio dell’esercito per rimuovere la neve, mettere in sicurezza strade e raggiungere le abitazioni isolate.
“Abbiamo chiesto ai cittadini di non mettersi in viaggio, al fine di evitare di congestionare la circolazione stradale, resa difficoltosa dalla neve accumulata ai bordi della strada – ha osservato il consigliere comunale delegato alla Protezione civile, Antonio Baldacchini, che coordina il Coc di Penne – La situazione è critica e pericolosa: siamo in codice rosso. Pertanto, abbiamo chiesto alla protezione civile regionale, l’invio dell’esercito a Penne, per aiutare il nostro personale a fronteggiare l’assistenza alla popolazione e liberare le strade dagli alberi rotti caduti. Tre stalle presenti sul territorio comunale sono crollate, uccidendo il bestiame, altre sono inagibili. Le strade, dopo la neve e la pioggia di ieri sera, stanno franando lentamente e alcune abitazioni, ad oggi, risultano isolate. Siamo molto preoccupati, ma stiamo facendo il possibile e con ogni mezzo per dare seguito a tutte le chiamate di emergenza che arrivano al Coc. Un ringraziamento lo voglio fare ai volontari che stanno svolgendo un lavoro straordinario”.
LANCIANO, SITUAZIONE INSOSTENIBILE
Ancora grossi problemi a Lanciano per la mancanza di energia elettrica soprattutto nelle contrade. Sono senza corrente da oltre 40 ore le contrade di Nasuti, Serre, Camicie, Spaccarelli, Sant’Amato, Costa di Chieti, Santa Liberata, parte di Torre Marino e Santa Maria dei Mesi, Rizzacorno. La Regione ha garantito l’arrivo di gruppi elettrogeni per tamponare l’emergenza. I clienti disalimentati in provincia di Chieti sono circa 27.000 in 50 diversi comuni.
“A tempo debito bisognerà che Lanciano, l’Abruzzo intero, abbia una risposta precisa e puntuale dai responsabili della fornitura elettrica, da Enel e Terna in particolare – afferma il sindaco Mario Pupillo – : chiediamo spiegazioni su come sia possibile nel 2017 lasciare decine di migliaia di persone senza corrente elettrica per più di 40 ore, con temperature prossime allo zero d’inverno”.
Nel corso della giornata la situazione è diventata sempre più difficile, con crolli di tetti e cornicioni a causa del peso della neve come nel caso di un palazzo in viale delle Rimembranze all’angolo con piazza Unità d’Italia. Allagati anche numerosi esercizi commerciali.
Nel tardo pomeriggio il sindaco di Lanciano ha annunciato l’arrivo di due gruppi elettrogeni per fronteggiare l’emergenza elettrica. Annuncio arrivato a margine della riunione del comitato operativo regionale convocato dalla Regione Abruzzo a Pescara.
“I gruppi saranno installati dai tecnici dell’Enel per l’allaccio alla rete e il ripristino dell’energia, in attesa che i lavori vengano portati a termine definitivamente. I gruppi elettrogeni sono una soluzione tampone che può alleviare ma non risolvere il problema che attanaglia centinaia di cittadini lancianesi: la speranza è che il lavoro dei tecnici dell’Enel possa avere esito positivo per tutte le utenze disallineate entro stasera al massimo domani. Dai dati comunicati dall’Enel risultano attualmente fuori servizio 612 utenze: nelle prossime 24 ore le utenze ancora fuori servizio saranno 75”.
In arrivo anche un mezzo dell’esercito di sostegno.
SCUOLE CHIUSE DOMANI
A Vasto prorogata anche a domani la chiusura delle scuole così come a San Salvo, a Orsogna fino al 21. A Giulianova e Mosciano stop fino al 21 gennaio. Niente scuola ad Avezzano, Tagliacozzo Ortucchio, Gioia dei Marsi, Sante Marie, Lecce nei Marsi, Celano, Aielli e San Benedetto dei Marsi. Banchi deserti anche a Spoltore. Scuole chiuse, domani, anche a L’Aquila. A Pescara e Montesilvano scuole chiuse fino al 21.
TERAMO, DECINE DI INTERVENTI DEI VIGILI DEL FUOCO PER SOCCORSI A PERSONE.
Sono numerosi gli interventi messi in atto dai Vigili del Fuoco di Teramo per prestare portare soccorso a persone bloccate all’interno delle abitazioni a causa del notevole strato di neve e bisognose di assistenza sanitaria. Interventi ancora in corso e con un Bruco proveniente dal Comando dei Vigili del Fuoco di Sondrio appena intervenuto nella frazione di Sciusciano, nel comune di Teramo, isolata da giorni a causa della neve. Al momento si sta valutando l’opportunità di evacuare la frazione. Sempre in questo momento sono in corso anche le operazioni di soccorso a seguito di crolli di coperture di edifici di civile abitazione a Civitella del Tronto, a Isola del Gran Sasso e a Pietracamela mentre una squadra di Nereto è impegnata per il crollo della copertura di circa 700 metri quadrati del supermercato Coal, all’interno del Centro Commerciale di Paolantonio di Sant’Egidio alla Vibrata. Al momento del crollo il supermercato era chiuso e pertanto non sono rimaste coinvolte persone.
CROLLI DI STALLE NEL TERAMANO, AGRICOLTURA IN GINOCCHIO IN TUTTA LA REGIONE
Nel teramano i vigili del Fuoco sono stati impegnati per tutta la notte e la mattinata anche in decine e decine di interventi, molti dei quali per diversi crolli di stalle in varie zone del territorio provinciale, con all’interno centinaia di bovini di cui molti feriti o deceduti. Tra gli interventi quelli a Morge, nel comune di Campli, dove è crollata una stalla con circa 100 bovini all’interno e con la squadra dei vigili del fuoco che ne ha messi in salvo circa 40 e sta lavorando per estrarre gli altri incastrati sotto le strutture metalliche della copertura. Altre stalle sono crollate a Castiglion Messer Reimondo, con complessivamente un centinaio di bovini, e Rocche di Civitella.
Ma problemi si registrano in tutta la regione, con Coldiretti che parla di una situazione che sta creando ulteriori danni ad una agricoltura già dilaniata dal moltiplicarsi degli eventi estremi e dal freddo che in questi giorni al Centro Sud ha già causato danni per 300 milioni di euro tra interi raccolti di ortaggi invernali perduti e danni alle piante con olivi crollati sotto il peso della neve. Situazioni critiche a cui si aggiungono le ulteriori perdite commerciali dovute alle difficoltà di consegna del latte e degli altri prodotti che si sono salvati dal gelo. Numerose sono le segnalazioni di danni alle aziende agricole registrate nelle ultime ore, che ricalcano grosso modo la situazione dei giorni scorsi. In particolare, in alcune campagne, la mancanza di energia elettrica si è protratta per quasi 32 ore, ma ora la preoccupazione riguarda adesso anche il terremoto che sembra aver colpito maggiormente la zona aquilana e la pioggia incessante che, in alcune zone del pescarese, del chietino e del teramano, sta causando allagamenti, frane e smottamenti ovunque con intere colture,soprattutto cereali ed ortaggi, sommerse. A questi si aggiungono crolli dovuti al terremoto ma favoriti dal peso della neve che incide sulla stabilità delle strutture.
“L’ennesima batosta per le aziende agricole – dice Coldiretti Abruzzo – che, insieme all’anno appena concluso, sicuramente è preoccupante. Ad ora, visto il moltiplicarsi degli eventi calamitosi, non è possibile fare la conta dei danni, ma sicuramente la stima è veramente drammatica. Nei prossimi giorni sarà possibile avere un quadro più preciso”.
TERAMO, DIVERSI QUARTIERI SENZA ACQUA
Oltre alla mancanza di emergenza elettrica a Teramo si inizia a dover affrontare anche problemi con la carenza di acqua. A causa dello svuotamento del serbatoio di Colleparco, probabilmente a causa di una rottura che la Ruzzo Reti sta cercando di individuare, sono rimaste senz’acqua da ora di pranzo oltre alla stessa Colleparco anche Villa mosca e Colleatterato. Al momento il serbatoio è stato chiuso per riportarlo a livello, cercando di dare più acqua e garantire l’erogazione anche in presenza della rottura.
CHIETI, DI PRIMIO: “E’ UN’EMERGENZA CONTINUA”
Situazione drammatica anche a Chieti, dove il sindaco Umberto Di Primio parla di “un’emergenza continua”.
“L’emergenza più grave è la mancanza di fornitura elettrica su molte zone della città di Chieti, della nostra provincia e della regione – ha detto il sindaco Di Primio – siamo arrivati, infatti, a 200.000 disalimentati solo nella giornata di ieri ma l’ulteriore necessità è anche quella di liberare i cittadini dai metri di neve accumulati lungo le strade, bisogno diventato ancor più impellente a seguito delle forti scosse di terremoto registrate questa mattina e che hanno ingenerato il timore nei cittadini di non poter uscire di casa.Stiamo raggiungendo quelle zone più periferiche della città dove è stato difficile se non impossibile arrivare fino ad oggi. Nelle prossime ore deciderò anche in merito alla riapertura delle scuole, ma solo dopo aver effettuato verifiche tecniche a seguito delle cinque scosse di terremoto succedutesi da questa mattina”.
Il sindaco parla poi anche dell’emergenza fiumi e del possibile rischio esondazione dell’Alento con rischi per il canile comunale che si trova nelle vicinanze. Intanto i militari dell’esercito giunti ieri sera da Foggia stanno collaborando alle operazioni di spalamento neve.
CITTA’ S.ANGELO, CROLLA PARTE DEL TETTO DELLA CHIESA DI SAN BERNARDO
Il peso della neve fa crollare anche parte del tetto della chiesa di San Bernardo, nel centro storico di Città Sant’Angelo. La chiesa, danneggiata dal terremoto del 2009 , era chiusa da allora. Il sindaco, Gabriele Florindi, parla di una situazione “disastrosa” nella cittadina: “Non smette di piovere, frane su frane, zone allagate, migliaia di persone senza luce e problemi nell’approvvigionamento idrico a causa di una rottura alla condotta principale”. Sotto monitoraggio il fiume Saline, al confine con Montesilvano (Pescara), e il torrente Piomba. Il primo cittadino smentisce categoricamente “alcune bufale circolate sui social, secondo cui sarebbe crollata la torre campanaria”.
MONTESILVANO, DOMANI CHIUSI PARCHI E GIARDINI PUBBLICI
Problemi si registrano anche a Montesilvano dove dalla nottata di ieri operai e volontari hanno lavoratori sugli smottamenti in contrada Chiappiniello, via Colombo, via Marmolada, strada comunale per San Giovanni e Strada della Fontana, che al momento sono tutte parzialmente percorribili. Disposta per la sola giornata di domani la chiusura di parchi, giardini pubblici, il divieto di accesso in giardini e parchi non recintati e nella pineta di Santa Filomena. Stabilito anche il divieto di sosta con rimozione ambo i lati di tutte le strade adiacenti ed attraversanti la pineta: via Livenza, via Crati, via Saline, via Tronto, via Bradano, via Firenze, nonché via Arno, via Adige, via Metauro, via Sele, via Tavo, via Torrente Piomba, via Isonzo, via L’Aquila (per il solo tratto di attraversamento della pineta). Riapre invece il cimitero comunale.
EMERGENZA NEVE ED ELETTRICA, IL PUNTO DAL COMITATO OPERATIVO REGIONALE
Questo pomeriggio a Pescara si è tenuta una regione d’urgenza del comitato operativo regionale, nel corso del quale è stato annunciato, per le prossime ore, l’arrivo di 12 frese a turbina messe a disposizione da Anas, Autostrade per l’Italia e Strada dei parchi che serviranno le prime due (Anas) alla provincia di Pescara per i comuni di Farindola, Montebello e Villa Celiera e alla provincia di Teramo nella zona Valfino mentre le ulteriori due (Strada dei parchi) saranno rivolte a Civitella del Tronto verso i comuni del Gran Sasso. Da Autostrada per l’Italia saranno indirizzate verso il teramano e verso il pescarese. Infine, le ulteriori sei saranno dirottate verso i comuni colpiti nuovamente dal terremoto: Campotosto, Montereale e Capitignano.
Al termine della riunione la Regione ha annunciato, dopo un confronto con l’Enel, che entro le prossime ore saranno riallineate 60 mila utenze su 110 mila utenze che risultano ancora non fornite, per 2000 chilometri di linee fuori uso.
“C’è necessità di assumere il giusto livello conoscitivo di ciò che è accaduto e di ciò che si sta mettendo in campo. C’è un passaggio di fase della gravità, nella difficoltà della situazione. Se prima tutto è cominciato come disagio poi è diventato emergenza. Siamo uomini delle Istituzioni ed in quanto tali dobbiamo dare le giuste informazioni, assumento le notizie vere” ha detto il presidente, che ha aggiunto come i dati acquisiti saranno utilizzati dalla Regione per chiedere nelle prossime ore lo stato di emergenza nazionale. Su questo D’Alfonso ha anticipato per domani un incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Elena Boschi.
Ecco il quadro provincia per provincia, come rappresentato in sede di Comitato:
A Chieti si registrano forti danni alle strade, alcune delle quali potrebbero essere chiuse nelle prossime ore. Settantacinque le ditte che lavorano sul territorio. Lanciano è in emergenza elettrica in quanto con 22/25 mila abitanti ancora senza luce e con in arrivo gruppi elettrogeni.
A Pescara le situazioni più gravi si registrano a Sant’Eufemia, Roccamorice, zona Vestina, Carpineto della Nora, Corvara, Brittoli, Farindola, Montebello di Bertona.” Si registrano smottamenti mentre a Spoltore si decide per l’evacuazione di 300 cittadini per effetto delle esondazioni del fiume” comunica la Regione, che sta monitorando il fiume Pescaraa anche grazie all’uso di centraline di controllo che inibiscono il traffico veicolare nelle adiacenze del fiume, in caso di allerta.
A Teramo la situazione dell’emergenza neve è aggravata dal terremoto: 50 mezzi sono all’opera e il sindaco ha predisposto due campi di accoglienza. Diverse le frazioni isolate, con l’Esercito attivo a Castelli, Montorio e verso Crognaleto. Interventi sono stati effettuati ad Arsita e Castiglion Messer Raimondo. Risolta la situazione all’Ospedale di Atri. Alle 15 inoltre 43 mila utenze risultavano ancora disattivate.
A L’Aquila il terremoto ha complicato le già difficili condizioni del territorio provinciale. C’è richiesta di brande e tende per ospitare la popolazione. Problemi di viabilità si riscontrano soprattutto nella zona di Campotosto, Montereale, Capitignano. Il Prefetto ha ordinato la chiusura degli uffici fino a domani e ha vietato la circolazione ai mezzi pesanti su tutto il territorio provinciale. E’ stato aperto il centro soccorsi. Si è in attesa di sei turbine.
“La risorsa militare – ha detto D’Alfonso – era opportuna a Chieti, ad Atri, a Cellino Attanasio, a Castellalto ed anche in alcune realtà di Civitella del Tronto. Ora si pone il problema nella zona Vestina e al confine con la vallata del Fino. Il ministro Pinotti si è detta disponibile ad inviare anche il bruco. Abbiamo una grande partecipazione anche di privati facoltosi all’invio di mezzi idonei ma è necessario che ci sia personale adeguato che li sappia usare e fronteggiare”.
MALTEMPO,LA SITUAZIONE SULLE TRATTE FERROVIARIE
A causa del maltempo le Ferrovie hanno confermato anche per domani l’applicazione del piano neve e gelo sulle linee Pescara – Sulmona, Teramo – Giulianova, Sulmona- L’Aquila e Sulmona-Avezzano. Circolazione regolare, salvo imprevedibili peggioramenti delle condizioni meteo, sulle altre linee abruzzesi. Continuerà inoltre anche per la nottata di oggi l’utilizzo di locomotori raschiaghiaccio sulle linee per garantirne la percorribilità e l’attivazione degli impianti di riscaldamento degli scambi. Prosegue nel frattempo anche l’utilizzo di personale di rinforzo nelle stazioni per lo spargimento di sale sui marciapiedi e per l’ausilio dei viaggiatori in transito. In particolare sulla linea Pescara-Roma saranno sostituiti da bus il 3225 da Pescara per Roma nella tratta Pescara -Avezzano, il 3227 da Pescara per Roma nella tratta Sulmona-Avezzano e il 3229 da Pescara per Roma nella tratta Sulmona-Avezzano mentre saranno cancellati diversi treni regionali: Linea Sulmona-Avezzano chiusa con previsione di riattivazione per le ore 13:00:3683(Sulmona-Avezzano),23684(Avezzano-Collarmele), 23687(Collarmele-Avezzano), 23689(Sulmona-Avezzano), 23688(Avezzano-Sulmona), 23686(Cocullo-Sulmona), Linea Pescara – Sulmona:3184 (Sulmona – Pescara),3208 (Sulmona –Pescara),3219 (Pescara – Sulmona),3223 (Pescara – Avezzano); Linea Teramo – Giulianova: 12092 (Pescara-Teramo), 12039 (Teramo – Pescara); Linea Sulmona-Aquila: 7062 (Sulmona-Aquila), 7065 (Aquila-Sulmona)
NEL TERAMANO ALMENO 18 COMUNI CON FRAZIONI ISOLATE, DIFFILI LE COMUNICAZIONI