Maltempo in Abruzzo, Coldiretti: “Serve manutenzione verde pubblico”. La situazione nelle città
L’AQUILA, 30 ottobre – Dopo l’ondata di maltempo, con pioggia e vento che hanno provocato vittime a causa della caduta di alberi, Coldiretti lancia l’allarme sulla carenza di manutenzione del verde pubblico. In tutto il Paese gli spazi di verde urbano sono aumentati del 3,7% nell’ultimo quinquennio, raggiungendo una disponibilità media nazionale di 31,1 metri quadri per abitante. Anche in Abruzzo, pur nell’ambito di una situazione piuttosto differenziata, sono segnalate situazioni di rischio, come testimonia la tragedia sfiorata ieri a Pescara.
Coldiretti ha realizzato uno studio su dati Istat, ricordando come la forte ondata di maltempo abbia provocato vittime anche a causa della caduta di rami e alberi killer, favorita dalla ridotta e improvvisata manutenzione.
Per quanto riguarda l’Abruzzo, l’associazione di categoria segnala “una situazione di allerta, come dimostrano le improvvise cadute di alberi sia in periferia che in alcuni centri urbani, con danni a cose e persone di diversa entità. Nella regione – rivela la ricerca – la disponibilità di verde urbano per abitante è variabile: nei capoluoghi di provincia si va dai 6,7 metri quadrati della città di Chieti (su una superficie di verde urbano pari a 345.600 mq) ai 38,3 mq di Pescara (su 4.622.643 mq) passando per i 18 mq per abitante di Teramo (su 987.500 mq) fino ai 29,6mq di L’Aquila (2.059.087 mq).
Coldiretti rimarca:
“In virtù delle condizioni climatiche sempre più incerte ed imprevedibili mai come oggi assume importanza provvedere ad una maggiore manutenzione ed attenzione al verde pubblico. Il verde pubblico è giustamente uno dei parametri che vengono utilizzati per valutare la vivibilità di un territorio e l’attenzione di una amministrazione per il benessere dei propri abitanti, ma questa valutazione non può essere disgiunta dalla verifica delle risorse economiche e delle professionalità che vengono investite per la manutenzione e la corretta gestione di queste aree. Troppo spesso vengono realizzate aree a verde senza una adeguata scelta delle essenze più adatte a quel clima o a quel terreno o a quella posizione, di dimensioni inadeguate o sesti di impianto e distanze dal pronto effetto ma problematiche per la manutenzione. Altra tematica è quella della difesa fitosanitaria che è aumentata per l’aggressività di tanti patogeni introdotti negli anni da diverse parti del mondo, ma troppo spesso non affrontati adeguatamente, con conseguenze catastrofiche sulla bellezza dei luoghi, ma anche sulla loro sicurezza, con problemi di stabilità degli alberi. In questo contesto particolare attenzione va riposta alle potature e allo sviluppo degli apparati radicali. L’aumento delle aree verdi va accompagnato da una attenta cura che spesso si scontra con i tagli finanziari che molte amministrazioni, in tempi di crisi, sono costrette ad operare sulla gestione del verde pubblico”.