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Maltratta il figlio e accusa il marito di riti satanici, mamma condannata a Teramo

Maltratta il figlio e accusa il marito di riti satanici, mamma condannata a Teramo

TERAMO, 14 dicembre – Un matrimonio finito, vecchi rancori. E poi quell’accusa infamante, rivolta all’ex marito, di aver consentito che il figlio venisse molestato sessualmente nel corso di riti satanici. Un’accusa rivelatasi infondata e che aveva visto finire a processo una cinquantenne teramana per calunnia nei confronti dell’ex coniuge e maltrattamenti nei confronti dei due figli.  Processo che questo pomeriggio si è concluso con la condanna a due anni della donna per maltrattamenti, psicologici, nei confronti del figlio all’epoca minorenne e con l’assoluzione “perché il fatto non sussiste” dai maltrattamenti nei confronti della figlia e “perché il fatto non costituisce reato” per la calunnia nei confronti dell’ex marito.

La vicenda, nata in un contesto familiare difficile e pieno di rancori, risale a diversi anni  fa con la donna che nel 2010 aveva presentato una  denuncia contro l’ex marito accusandolo di aver consentito, in più occasioni, che il figlio venisse molestato sessualmente nel corso di alcuni riti satanici. Episodi che la donna sosteneva le fossero stati raccontati proprio dal bambino.

Una denuncia finita sul tavolo del pm Laura Colica, che al termine delle indagini aveva chiesto l’archiviazione del fascicolo. Archiviazione accolta dal gip, con la donna che a quel punto era finita a processo per calunnia nei confronti dell’ex marito e di maltrattamenti, psicologici, nei confronti dei figli.

Accuse, quelle di calunnia contro l’ex coniuge e di maltrattamento nei confronti della figlia da cui la donna è stata assolta, mentre è stata condannata per i maltrattamenti nei confronti del figlio. Quel figlio che secondo l’accusa la donna avrebbe in più occasioni insultato e denigrato, invitandolo anche ad accusare il padre.

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