Maltrattamenti in famiglia, a processo due teramani
TERAMO, 9 novembre – Accecato dalla gelosia avrebbe maltrattato la moglie in numerose occasioni, picchiandola, lasciandola in strada di notte sotto la pioggia, torcendole il braccio per prenderle il telefono e leggere i messaggi.Maltrattamenti che questo pomeriggio, al termine dell’udienza preliminare davanti al gup Domenico Canosa, sono costati il rinvio a giudizio ad un teramano di 31 anni che adesso comparirà a processo davanti al Tribunale di Teramo.
I fatti contestati all’uomo, secondo l’accusa, si sarebbero verificati anche davanti ai figli minori della coppia, con l’uomo che in molti casi avrebbe picchiato la moglie in preda ai fumi dell’alcool.
Sempre nella stessa udienza il gup Domenico Canosa ha rinviato a giudizio un 30enne teramano accusato di maltrattamenti nei confronti della mamma e del fratello.
L’uomo in più occasioni avrebbe infatti minacciato di morte il fratello e picchiato sia lui che la mamma, con la donna che sarebbe anche stata costretta a scappare più volte di casa per sfuggire alle ire del figlio.
Il giovane, che dopo l’ennesima perizia è stato giudicato processualmente capace, anche se non imputabile all’epoca dei fatti, oltre che socialmente pericoloso, è attualmente sottoposto a misura di sicurezza in una Rems, una residenza per l’espiazione delle misure di sicurezza. In questi casi il procedimento giudiziario è previsto dalla normativa per consentire la prosecuzione della misura di sicurezza.