Manca il personale nel reparto di medicina a S.Omero, il Nursind proclama lo stato di agitazione
S.OMERO, 30 dicembre – Una carenza cronica di personale infermieristico ed ausiliario che metterebbe a rischio sia la cura dei pazienti che lo stesso personale, costretto a lavorare in condizioni disagiate. Carenza che interesserebbe soprattutto il reparto dell’unità operativa di medicina dell’ospedale di S.Omero, con il Nursind (il sindacato degli infermieri), che a fronte di una situazione diventata ormai insostenibile ha proclamato lo stato di agitazione del personale, chiedendo un incontro al Prefetto di Teramo per l’avvio delle procedure di conciliazione e raffreddamento e minacciando, in caso di mancato accordo, la proclamazione di uno sciopero.
“Da tempo si verifica una gravissima carenza di organico sia infermieristico che ausiliario in rapporto al numero dei posti letto e del carico assistenziale da erogare ai degenti – tuona Giuseppe De Zolt, segretario provinciale del Nursind – anche al fine di assicurare il rispetto dei Lea previsti nel Decreto Regionale del Commissario ad acta, Questa situazione rende la struttura inadeguata a garantire la sicurezza dei pazienti ricoverati ed espone il personale in servizio a possibili responsabilità penali. Inoltre, sembra innegabile come detta carenza sia tale da non garantire uguali diritti alle cure agli utenti della struttura”
Una situazione che il sindacato avrebbe più volte denunciato agli uffici competenti dell’amministrazione con lettere di segnalazione e richieste di personale, sia da parte degli infermieri che da parte del coordinatore, senza che sia stata mai trovata una soluzione in grado di garantire il rispetto della normativa contrattuale, la sicurezza del paziente e quella del professionista.
“La carenza di personale è un problema che investe tutte le strutture della Asl di Teramo – osserva De Zolt – In questo contesto ci sono unità operative che soffrono più delle altre e la situazione che si è determinata nella medicina di Sant’Omero è veramente insostenibile. Altri reparti in difficoltà sono il pronto soccorso e la medicina nel presidio di Atri, la medicina, la cardiologia ed il pronto soccorso nel presidio di Giulianova, l’ostetricia e ginecologia, la rianimazione e l’oncologia di Teramo e la sala operatoria di Sant’Omero. Abbiamo proposto alcune soluzioni al problema che sono state accettate dalla dirigenza aziendale e sicuramente andranno ad aiutare i reparti dove la carenza di personale si fa sentire di meno ma dove la problematica è più grave, nonostante tutto, il personale coinvolto continuerà a soffrire”.