Niente assistenza ai familiari di Fabrizia Di Lorenzo, il Governo tedesco chiede scusa: “Deplorevole”
SULMONA, 1 marzo 2017 – Il Governo tedesco fa il mea culpa sul trattamento riservato ai familiari di Fabrizia Di Lorenzo, la 31enne di Sulmona, unica vittima italiana dell’attentato terroristico ai mercatini di Natale avvenuto il 19 dicembre scorso a Berlino.
In un’intervista al Corriere della Sera, i genitori e il fratello della ragazza avevano descritto le autorità tedesche come “insensibili, assenti, disorganizzate e incapaci”, denunciando di essere stati lasciati soli, di non essere mai stati contattati e di non essere stati neanche assistiti da un interprete. Inoltre avevano sottolineato che la famiglia non riceverà alcun risarcimento, a meno che non venga cambiata una legge del 1985, che lo esclude per i danni causati alle vittime di crimini violenti commessi “con un veicolo a motore o un rimorchio”.
Questa mattina è arrivata la risposta del Governo tedesco, che attraverso il portavoce Steffen Seibert, nel corso di una conferenza stampa, ha fatto sapere che “verrà fatto tutto il possibile affinché i parenti di Fabrizia Di Lorenzo ricevano le prestazioni dovute”.
Seibert non ha accampato scuse:
“Se qualcosa non ha funzionato bene nei primi giorni dopo l’attentato e se c’è stata una mancanza di sensibilità, questo è certamente deplorevole, dal momento che la famiglia era già stata colpita da una situazione terribile”.
Infine il portavoce del governo tedesco ha rimarcato:
“Proviamo il più profondo cordoglio per questa giovane donna italiana, come per le altre vittime dell’attentato. Siamo addolorati insieme ai parenti e ai familiari per la loro perdita e per il loro dolore. E devono sapere che noi pensiamo a loro”.