Manutenzione strade, Confartigianato Teramo attacca D’Alfonso: “Basta prese in giro”
TERAMO, 18 settembre – Luciano D’Alfonso, in una conferenza stampa indetta il mese scorso, aveva annunciato l’imminente decreto del Governo, “che consentirà il ritorno di 452 chilometri di strade provinciali abruzzesi sotto la competenza dello Stato e quindi dell’Anas, con un risparmio di oltre 28 milioni di euro”. Una boccata d’ossigeno per le Province abruzzesi sul fronte della manutenzione delle strade. Una boccata d’ossigeno, ma non per tutta la regione, visto che il provvedimento interessa 186,8 chilometri di strade nell’Aquilano, 169,9 chilometri nel Chietino, 96 chilometri nel Pescarese e zero chilometri nel Teramano. Uno scenario che suscita le proteste di Confartigianato Teramo. “Siamo stufi – tuona l’associazione di categoria – di essere presi in giro dai politici”.
Confartigianato Teramo, attraverso una nota, osserva:
“Come contentino, il governatore D’Alfonso ha annunciato che tra i prossimi obiettivi ci saranno la Notaresco-Atri-Silvi, ulteriori investimenti sul quarto lotto della Teramo Mare (ma non era stato già ricompreso nel Masterplan riservato alla Provincia di Teramo?) e la Teramo-Ascoli, di cui si parla inutilmente da oltre 70 anni. Siamo stufi di essere presi in giro dai politici che chiacchierano continuamente ma di fatti concreti non ne fanno quasi mai. Le imprese ormai da tanti anni versano tasse e contributi alla Regione ma non vedono assegnate loro nessuna risorsa economica”.
L’associazione di categoria punta il dito anche contro la Provincia di Teramo, guidata da Renzo Di Sabatino e a maggioranza Pd come la Regione:
“Non abbiamo letto, o forse ci è sfuggito, nessuna protesta da parte né della Provincia di Teramo né dei politici teramani su questo argomento così importante per le imprese e i cittadini. Ancora una volta Confartigianato Teramo, come già fatto in passato in occasione dell’approvazione del Masterplan per l’Abruzzo, è costretta ad intervenire per salvaguardare la nostra Provincia già penalizzata nel Masterplan, in quanto evidenziammo che su 1,5 miliardi di euro solo 190 milioni erano stati destinati alla Provincia di Teramo, oggi esclusa dall’Anas per la manutenzione delle strade”.
Questa l’analisi delle criticità riguardanti la viabilità:
“Se è vero che la nostra provincia non ha i soldi per asfaltare tutte le strade, allora deve attivarsi e lottare al fine di cedere all’Anas la loro manutenzione, evitando di creare situazioni, giusto per citarne alcune, come quella relativa alla SS 81 Teramo-Ascoli, chiusa all’altezza del bivio per Civitella del Tronto, e alla strada che da Tortoreto, tramite la bonifica del Salinello, arriva a Civitella del Tronto, chiusa dal mese di maggio 2017 senza una segnaletica adeguata e che costringe chi la percorre a prendere strade alternative, molto più lunghe e pericolose. Chiuderle nel periodo estivo ha causato e continua a causare ingenti danni economici ai ristoratori e alle imprese del luogo. Ho ricevuto personalmente le lamentele di molti imprenditori della contrada Santa Croce. Tra questi un imprenditore della ristorazione, il quale mi ha riferito che ha subito ingenti danni economici e che se la sua attività non fosse attiva e conosciuta da tantissimi anni sicuramente sarebbe stata destinata a chiudere. Ci chiediamo: quando pensate di riaprire questa strada? Non era meglio chiuderla in un altro periodo dell’anno e non nei mesi estivi? Speriamo che il buon senso prevalga almeno in questo caso”.
Confartigianato Teramo conclude:
“È ora di dire basta alla Regione Abruzzo e pretendere un trattamento almeno alla pari delle altre Provincie abruzzesi. E’ ora di chiedere aiuto per le imprese del teramano che, senza presunzione, sono il motore dell’economia della nostra Regione sia nel settore del turismo che negli altri settori”.