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Marsilio: “Il Governo ha voluto esibire lo scalpo del reprobo Abruzzo”

Marsilio: “Il Governo ha voluto esibire lo scalpo del reprobo Abruzzo”

PESCARA, 11 dicembre – Adesso Marsilio accusa il Governo, a testa bassa e a denti stretti. Non si sente in torto, davanti alla decisione dei giudici del Tar che hanno sospeso il provvedimento che riportava l’Abruzzo in zona arancione.

“La pervicace azione del governo produce come risultato l’insensato e schizofrenico ritorno in zona rossa, per un giorno, di una regione che da due settimane mostra valori stabilmente arancioni, ormai persino tendenti al giallo. Dopo che il Tar ha negato per due giorni l’esistenza di un “pericolo” così grave da giustificare un provvedimento d’urgenza, era chiaro che oggi il governo avrebbe potuto provocare solo il risultato di vedere una regione cambiare colore tre volte in tre giorni. Incuranti delle conseguenze pratiche nella vita delle persone, pur di poter esibire lo scalpo del reprobo Abruzzo”, afferma Marsilio.

L’Abruzzo in realtà è arancione da lunedì, ma la mazzata di un’eventuale chiusura arriva proprio all’inizio delle due settimane clou per il commercio e, soprattutto, ritarda il rientro in zona gialla, se non ci saranno deroghe da parte del Governo.

“Mi sento con la coscienza a posto: ho tutelato la salute dei cittadini adottando senza indugio le misure restrittive necessarie, e ho agito di conseguenza quando i dati mostrano un numero di guariti doppio o triplo dei nuovi contagiati da una settimana, tenendo conto della tenuta economica del territorio.  – prosegue Marsilio – A un atteggiamento pragmatico e aderente alla realtà dei fatti, il governo preferisce una rigida e tetragona applicazione burocratica delle norme. Rifiutandosi, come ha fatto sin dal 2 dicembre scorso, di applicare un potere di deroga che è previsto dalle norme stesse, senza dare nessuna spiegazione di questo rifiuto”.

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