Martinsicuro, morì per le ustioni riportate cuocendo arrosticini: al via il processo
MARTINSICURO, 3 ottobre – Pino Fasciocco era morto nel 2013, dopo 15 giorni di agonia, all’ospedale Cardarelli di Napoli dove era stato ricoverato in gravi condizioni dopo essersi ustionato cuocendo arrosticini nel piazzale di un locale a Martinsicuro. Una morte per la quale questa mattina, a Teramo, si è aperto il processo per omicidio colposo a carico di due fratelli, all’epoca gestori del locale.
Pino Fasciocco, 61 anni di Martinsicuro, si ustionò durante la preparazione di un barbecue. L’uomo aveva appena acceso la carbonella e per dare vigore alla fiamma l’aveva alimentata con alcol etilico provocando un ritorno di fiamma.
Immediatamente soccorso l’uomo era stato ricoverato inizialmente all’ospedale di Sant’Omero e poi trasferito al Cardarelli di Napoli dove era morto dopo 15 giorni.
All’epoca le indagini furono condotte dai Carabinieri di Martinsicuro, con gli accertamenti effettuati che avrebbero fatto emergere come la prima versione dei fatti non fosse del tutto corretta. Inizialmente, infatti, i testimoni raccontarono che Fasciocco era intento a preparare il barbecue per una festa tra amici, mentre in seguito i Carabinieri avrebbero appurato che l’uomo stava preparando la fornacella per cuocere degli arrosticini nell’ambito di alcune serate organizzate direttamente dal locale. Di fatto, dunque, per gli inquirenti stava lavorando per quel locale e i gestori si sarebbero dovuti preoccupare dle rispetto delle norme di sicurezza.
Dopo l’audizione dei primi testimoni il processo è stato rinviato a febbraio per la seconda udienza.