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Megalò 2 a Chieti, D’Alfonso: “Troppi pericoli, tutelare la popolazione”. Le associazioni diffidano il Comune

Megalò 2 a Chieti, D’Alfonso: “Troppi pericoli, tutelare la popolazione”. Le associazioni diffidano il Comune

CHIETI, 29 gennaio – Se le associazioni ambientaliste annunciano una diffida ai Comuni di Chieti e Cepagatti il presidente della Regione Luciano D’Alfonso ribadisce la sua contrarietà al progetto del centro commerciale ‘Megalò 2’ a Chieti Scalo in una lettera a dirigenti regionali, amministratori competenti per territorio e al procuratore di Chieti Francesco Testa in cui ribadisce la pericolosità dell’intervento “su un’area di grande criticità ambientale e per la presenza di un’asta fluviale di particolare rilievo dimensionale”.

Un allarme che, per il presidente, “ancora oggi non trova la produzione di quegli atti attesi e volti a salvaguardare un interesse pubblico prima ancora di un possibile diritto privato“. Al riguardo D’Alfonso sottolinea anche come il fatto che alcune associazioni ambientaliste abbiano interessato i Carabinieri Forestali di lavori in corso nel sito lo induca “a rinnovare la richiesta di sottoporre la questione a un’approfondita analisi di tutti gli interessi coinvolti e nel tener in debito conto della preoccupazione, per l’evidente pericolosità ambientale connaturata all’intervento stesso che si verrà a concepire in una zona estremamente delicata e sensibile a stravolgimenti insensati“.

Da qui l’invito a mettere in campo “ogni possibile iniziativa, coinvolgendo tutti i soggetti interessati, finalizzata ad acquisire tute le opinioni e determinazioni, anche rinnovando passaggi procedimentali già svolti, capaci di scongiurare azioni ritenute estremamente negative e foriere di possibili malaugurate conseguenze per l’ambiente e la vita sociale delle comunità limitrofe”.

Intanto nei giorni scorsi, dopo aver denunciato la presenza di ruspe a lavoro nell’area di Megalò 2, Wwf, Confcommercio, Confesercenti e Cna dopo aver segnalato il fatto ai Carabinieri forestali di Pescara e di Chieti e aver chiesto “l’immediato intervento delle amministrazioni municipali interessate e della stessa Regione, che devono difendere l’interesse della collettività nei fatti e non soltanto nelle pubbliche dichiarazioni”  hanno annunciato la presentazione di una diffida.

“Poiché non esiste al momento, per quanto in pubblica conoscenza, alcuna autorizzazione ad avviare il cantiere per la realizzazione del progettato ulteriore centro commerciale a poche decine di metri dal fiume  – hanno sottolineato le associazioni – chiediamo alle autorità di voler verificare di quali lavori si tratti, se esistano o meno le relative autorizzazioni e di perseguire ogni eventuale violazione “.

Sul tavolo il parere emesso dal comitato di valutazione di impatto ambientale nel 2017 di improcedibilità dell’istanza di proroga alla realizzazione delle opere edili relative a Megalò 2, confermato con un successivo giudizio.

“Il parere  – ha spiegatol’avvocato Francesco Febbo – è pienamente valido ed efficace. Si tratta a tutti gli effetti di un divieto assoluto dal quale consegue che i pareri autorizzatori edilizi rilasciati dai Comuni sono da ritenersi privi di valore e dunque da revocare immediatamente. Presenteremo una formale diffida, del resto già anticipata in una nota stampa, nei confronti dei Comuni di Chieti e di Cepagatti, comune in provincia di Pescara, affinché revochino i precedenti titoli edilizi rilasciati alla società”.

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