Meloni all’Aquila lancia Biondi: “Per candidarsi a sindaco ci vuole coraggio”
L’AQUILA, 24 aprile – “Per candidarsi sindaco è necessario molto coraggio, tanto nelle grandi città quanto in quelle più piccole ma simboliche, come L’Aquila dove c’è bisogno di persone pronte a rimboccarsi le maniche”: Giorgia Meloni arriva all’Aquila a mettere un sigillo sull’accordo che, intorno alla figura di Pierluigi Biondi candidato sindaco, ha ricompattato il centrodestra.
All’incontro, in palazzo Fibbioni, hanno preso parte, oltre a Biondi, anche il coordinatore regionale Lazio e segretario amministrativo nazionale Fdi-An, Marco Marsilio, i coordinatori regionali del partito Etelwardo Sigismondi e Giandonato Morra ed il portavoce del capoluogo, Michele Malafoglia. Presente anche Angelo Di Nardo, il candidato sindaco che Fratelli d’Italia sostiene a Ortona, altro grande comune abruzzese in cui si voterà a giugno.
“La sala piena denota l’entusiasmo di una città che ha voglia di cambiare, nonostante le iniziative dei nostri avversari per tentare di svuotarla. Sono Fiera che Fratelli d’Italia possa esprimere il candidato sindaco in una città simbolo come L’Aquila, e sono fiera che attorno a questa candidatura partiti e forze civiche di centrodestra si siano uniti per essere competitivi alle amministrative e non solo puntare al ballottaggio ma, quello è il nostro obiettivo, per vincere. Pierluigi Biondi ama la sua terrà e la sua città: L’Aquila merita un sindaco come lui” ha esordito Meloni.
Nel suo intervento Biondi ha parlato di commercio e rivitalizzazione del centro storico:
“che vogliamo torni ad essere vissuto avveniva prima del 2009. Oggi, da un’altra parte, si presenta un’iniziativa che dovrebbe rappresentare un momento di speranza per tutta la città e che invece vede attaccata addosso la patente di un partito, il Pd, che dovrebbe spiegare alle persone che ha convocato a Palazzo Silone, sperando di svuotare questa sala (non riuscendoci), come mai si chiede di tornare in centro e non c’è un piano parcheggi, come mai il piano della mobilità è stato tirato presentato nel 2012 prima delle elezioni e poi rimesso nel cassetto. Spieghino perché il centro, nelle ore notturne, è in balìa di chiunque nonostante risorse stanziate ed inutilizzate per un sistema di videosorveglianza”.