Minori violentati nel convitto di Alanno, contestata aggravante al custode: sentenza il 25 settembre
PESCARA, 11 luglio – La contestazione di un’aggravante, nei confronti del custode del convitto di Alanno, accusato di violenza sessuale su 4 minorenni che risiedevano nell’istituto, fa slittare la sentenza del processo in corso davanti al tribunale collegiale di Pescara.
Il pm Salvatore Campochiaro, alla vigilia della discussione, ha infatti contestato all’imputato l’aggravante del reato compiuto “all’interno dell’istituto con abuso dei poteri e violazione dei doveri del pubblico servizio”. Di conseguenza la difesa ha chiesto e ottenuto i termini a difesa e l’udienza è stata aggiornata al 25 settembre.
I fatti risalgono al 2018, quando quattro minorenni – secondo l’accusa – a più riprese sarebbero stati molestati sessualmente dall’imputato, che li avrebbe “stretti a sé, palpeggiati, baciati e leccati sul collo e sulle orecchie, toccandosi le parti intime davanti a loro, denudandosi e mostrando il proprio organo genitale”.
