Montesilvano, lo Sprar incassa l’ok del Ministero: in città 161 rifugiati. Stop ai migranti negli hotel
MONTESILVANO, 8 giugno – Il Comune di Montesilvano incassa l’ok del Ministero dell’Interno sul progetto che porterà all’attivazione dello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) e alla chiusura dei Cas, i centri di prima accoglienza attualmente presenti negli hotel Ariminum e Excelsior. Il progetto ammesso e finanziato è uno degli 88 che hanno avuto il via libera del Ministero su 97 istanze presentate. Quello di Montesilvano è quarto nella graduatoria nazionale, ma primo per consistenza dei finanziamenti, pari a 2 milioni 487mila euro. Il sindaco, Francesco Maragno, ribadisce che si tratta della soluzione migliore, un sistema di accoglienza la cui finalità “non è quella di creare ghetti”.
Sono 161, tra uomini, donne e bambini, i migranti che verranno coinvolti nel progetto, il quale prevede una serie di iniziative finalizzate all’integrazione sociale, formativa e lavorativa. Gli adulti, ad esempio, dovranno svolgere lavori socialmente utili. Una decina le strutture in cui saranno ospitati i migranti, in zone diverse della città, con l’obiettivo di diluire in modo omogeneo la presenza sul territorio. Le attività e i servizi di accoglienza, ma anche di orientamento, accompagnamento legale e mediazione interculturale, verranno realizzati da Comune, Azienda Speciale e dall’Ati composta da Arci Pescara, Polis, Caritas diocesana e Cooperativa Sociale Ausiliatrice.
A fare il punto della situazione, nel corso di una conferenza stampa in Comune, sono il sindaco, Francesco Maragno, gli assessori Valter Cozzi e Ottavio De Martinis, il direttore dell’Azienda Speciale, Eros Donatelli, e il commissario Luca Cirone.
“Finalmente la risposta che attendevamo è arrivata – dice Maragno – Sono numerosi i vantaggi dell’attivazione dello Sprar, a cominciare dai numeri certi. I Cas, che verranno gradualmente chiusi, fino ad oggi sono stati caratterizzati da una gestione di numeri, fatta di business, umanamente inaccettabile e senza alcuna possibilità di scelta per il Comune. La finalità di questo sistema di accoglienza è quello di non creare ghetti, come quelli con cui abbiamo dovuto convivere fino ad oggi. La nostra volontà è garantire la sicurezza dei nostri cittadini, tutelare lo sviluppo turistico e commerciale del territorio, nonché migliorare il decoro urbano di tutta la città. Questa tipologia di accoglienza, gestita in prima linea dal Comune, ci permette proprio di conseguire questi obiettivi”.
Il sindaco poi punta il dito contro coloro che oggi si oppongono all’attivazione dello Sprar:
“Mi fa riflettere leggere di alcuni soggetti che si dicono contrari allo Sprar. Soggetti che oggi si oppongono ma che prima volevano riempire Montesilvano di profughi. La volontà di creare allarmismo e incutere terrore nei cittadini è inaccettabile e deplorevole”.