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Montesilvano, migranti al lavoro gratis. Cureranno il verde pubblico

Montesilvano, migranti al lavoro gratis. Cureranno il verde pubblico

MONTESILVANO, 18 gennaio – Montesilvano non è soltanto la città dei migranti sgomberati dai palazzi di via Ariosto. Due giovani rifugiati politici richiedenti asilo, accolti nella città adriatica, a partire da questa settimana sono impegnati in un programma di integrazione che li vedrà lavorare gratuitamente, al fianco degli operai del Comune, nella manutenzione del verde pubblico.

Steven, 28 anni, proveniente dalla Nigeria e Fode, 25 anni, arrivato in Abruzzo dal Senegal, sono stati ammessi nella progettualità Sprar di Montesilvano e questa mattina erano già al lavoro nel parco Papa Giovanni Paolo II.

I due giovani immigrati sono soltanto i primi ad essere entrati in azione. Tutti i profughi della rete Sprar, infatti, sulla base della progettualità gestita da Azienda Speciale, in collaborazione con Ati Arci Pescara, Polis, Caritas diocesana e Cooperativa Sociale Ausiliatrice, saranno costantemente impegnati in attività professionali e formative. Un primo gruppo di migranti ha completato il corso sulla sicurezza, così da essere già formato e pronto per essere impegnato in lavori socialmente utili di vario genere.

L’assessore al Verde pubblico, Ernesto De Vincentiis, commenta:

“E’ la dimostrazione che questa tipologia di accoglienza si differenzia nettamente dai Cas, i centri di accoglienza straordinaria che fino a poche settimane fa erano aperti negli hotel Ariminum ed Excelsior. Con la chiusura definitiva dei due Cas, che hanno ospitato fino a 500 persone, si è aperto un nuovo capitolo per la città di Montesilvano, con i migranti che divengono una risorsa per la collettività. La scelta di questa tipologia di accoglienza ci ha permesso di ridurre significativamente il numero dei profughi fino ad un  massimo di 161 persone accolte in diverse strutture, diffuse su tutto il territorio, mentre in quei Comuni che proseguono nel percorso dei Cas tali numeri sono costantemente in aumento”.

Attualmente sono presenti nelle strutture Sprar circa 60 persone, tra uomini, donne e bambini, anche in nuclei familiari. L’assessore aggiunge:

“Il piano nazionale d’integrazione dei titolari di protezione internazionale, elaborato dal ministero  dell’Interno, prevede una serie di valori irrinunciabili, tra i quali lo sviluppo del senso di appartenenza e di stabilità, e l’incentivo allo scambio e alla conoscenza reciproca con i cittadini italiani. A tal proposito è importante promuovere la partecipazione alle attività di volontariato sul territorio e potenziare i percorsi di socializzazione riservati ai minori. Il progetto Sprar, presentato dal Comune di Montesilvano, è stato valutato uno dei migliori su scala nazionale dal ministero dell’Interno, proprio per l’ampia e dettagliata articolazione delle attività legate all’accoglienza ed orientate alla massima integrazione dei rifugiati e richiedenti asilo nel tessuto sociale cittadino”.

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