Montesilvano, Rifondazione contro Pd: “Cantagallo degno esponente del partito dei prescritti”
MONTESILVANO, 24 ottobre – Duro affondo di Rifondazione Comunistra, contro il Partito Democratico, dopo l’elezione di Enzo Catagallo a segretario del Pd di Montesilvano. L’ex sindaco della cittadina adriatica, in passato, era stato coinvolto nell’inchiesta ‘Ciclone’, nell’ambito della quale è stato assolto dalle accuse di associazione a delinquere e abuso di ufficio, mentre ha beneficiato della prescrizione in riferimento ad alcuni episodi di corruzione.
Così Corrado Di Sante, segretario provinciale del Prc di Pescara:
“Cantagallo è il degno rappresentante del Pd, il partito dei prescritti. Se D’Alfonso è presidente della Regione, Cantagallo può fare il segretario del circolo Pd di Montesilvano. Dov’è lo scandalo?”
L’esponente di Rifondazione sottolinea:
“Il Pd non ha mai tagliato i ponti con i protagonisti dell’inchiesta ‘Ciclone’. Esce confermata la linea di Rifondazione Comunista, per l’alternativa, tanto ai politicanti del centrosinistro quanto a quelli di centrodestra. Spiace che Sinistra Italiana e l’ex sindaco Di Mattia se ne accorgano con gravissimo ritardo dopo essersi alleati alla Regione e al Comune con il Pd, impedendo che si coagulasse un’alternativa di sinistra”.
Poi Di Sante conclude:
“Il Pd di Montesilvano non è un’anomalia, è bene ricordare che lo stesso presidente della regione Luciano D’Alfonso è un prescritto. Il Pd è un partito irriformabile, a Montesilvano i protagonisti del ‘Ciclone’ dai pranzi sono passati alle tessere. Un politico che ha ricoperto e ricopre cariche pubbliche non solo può, ma ha il dovere di rinunciare alla prescrizione per dimostrare nel corso del processo la sua innocenza. Se non lo fa vuol dire che teme che i fatti gli diano torto”.