Montesilvano: scuola-casa, da soli non si può. E’ caos dopo sentenza Cassazione
MONTESILVANO, 3 ottobre – E’ polemica anche a Montesilvano, come in molte altre città, dopo la sentenza della Cassazione n.21593/2017 relativa all’annosa questione dell’uscita da scuola degli studenti minori, anche quelli delle scuole secondarie di primo grado, cioè le medie (11-14 anni), che vanno consegnati ai genitori al termine delle lezioni e non possono allontanarsi da soli. All’Istituto comprensivo statale ‘Troiano Delfico’ toni accesi e vero e proprio braccio di ferro tra un gruppo di genitori e la scuola.
Il dirigente scolastico da tempo sta approfondendo la questione con l’obiettivo di fare chiarezza e trovare una soluzione definitiva. Tra le ipotesi valutate e citate nel corso di incontri informali c’era quella di una liberatoria. Possibilità che andava però valutata, in base alle leggi in materia. Sta di fatto che nel giro di pochi giorni è spuntato fuori un modello di liberatoria che ha iniziato a circolare tra le mamme anche con un tam tam su WhatsApp. Non è chiaro chi abbia realizzato il modulo, che dalla scuola definiscono “non ufficiale e non elaborato dal dirigente” e che, quindi, non ha alcun valore legale.
“Abbiamo approfondito la materia e ci siamo confrontati anche con altri istituti – dicono ora dalla scuola – ma sembra proprio che la strada della liberatoria non sia percorribile”.
In base a quanto previsto dalla legge – la materia è regolamentata da articoli del codice civile e di quello penale – e dopo la sentenza della Cassazione, infatti, i minori, al termine delle lezioni, devono essere accompagnati ai cancelli dai docenti dell’ultima ora e presi in consegna dai genitori.
L’istituto nel frattempo si prova a fare chiarezza:
“Si comunica a tutti i Genitori che i modelli di liberatoria che stanno ricevendo via WhatsApp non sono autorizzati dalla Scuola, nè la Dirigente ha ancora emanato disposizioni in proposito. Le disposizioni definitive saranno pubblicate entro Lunedì 09/10/2017. Fino ad allora sono valide le disposizioni dell’ultima circolare”.
La circolare, del 22 settembre scorso, dispone che “tutti i minori, alla fine delle attività didattiche, siano accompagnati ai cancelli dai docenti dell’ultima ora di lezione e ripresi in consegna dai genitori o da soggetti ufficialmente delegati dai genitori”.
La sentenza della Cassazione è relativa alla vicenda della morte di un bimbo toscano che nel 2003 fun investito da un autobus di linea all’esterno della scuola. La Suprema corte, nel pronunciamento, ha stabilito che la scuola è responsabile anche all’esterno dell’istituto, specificando come l’attività di vigilanza che spetta all’amministrazione scolastica non avrebbe dovuto “arrestarsi fino a quando gli alunni dell’istituto non venivano presi in consegna da altri soggetti e dunque sottoposti ad altra vigilanza, nella specie quella del personale addetto al trasporto”.