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Montesilvano, trans derubavano i clienti sfruttando la loro paura di essere scoperti

Montesilvano, trans derubavano i clienti sfruttando la loro paura di essere scoperti

MONTESILVANO, 6 febbraio – Un traffico dall’Italia verso l’Algeria, riguardante merce rubata da alcuni di transessuali, che commettevano rapine e furti, sfruttando il timore dei clienti di uscire allo scoperto. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri di Roma che in queste ore stanno eseguendo le ordinanze di custodia cautelari a carico di 10 indagati che si trovano nelle città di Roma, Tivoli e Montesilvano.

In tutto sono 7 le ordinanze di custodia in carcere e 3 quelle di presentazione alla polizia giudiziaria. Gli indagati sono ritenuti responsabili di furto, rapina, ricettazione, riciclaggio internazionale e favoreggiamento della prostituzione.

Le indagini, condotte nei mesi di dicembre 2016 e gennaio 2017 dai carabinieri sotto la direzione del Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti della Procura, hanno permesso di individuare un gruppo di transessuali che si prostituivano e commettevano rapine e furti ai danni di clienti o passanti, spesso clienti di discoteche. A quanto accertato la prostituzione era un mezzo per commettere i reati perché le vittime, per la paura di venire scoperti, difficilmente avrebbero sporto denuncia.

Venivano poi organizzati viaggi periodici in aereo, quasi a cadenza bisettimanale, per il trasporto in Algeria di ingenti carichi di merce elettronica, tra tablet, cellulari e computer, che veniva “sbloccata” per poi essere reimmessa nel mercato.

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