Omicidio suicidio a Montesilvano, marito e moglie trovati morti in casa
MONTESILVANO, 15 ottobre – Trovati privi di vita, all’interno di un appartamento in via Tagliamento a Montesilvano, un uomo e una donna di origini straniere. A lanciare l’allarme, secondo le prime informazioni, sarebbero stati i vicini di casa, dopo avere sentito delle urla.
C’è un omicidio suicidio, secondo le prime informazioni trapelate, all’origine della morte dell’uomo e della donna i cui cadaveri sono stati trovati in un appartamento di via Tagliamento a Montesilvano. Le due vittime sono marito e moglie, entrambi 50enni romeni, da una quindicina di anni in Italia. I corpi sono stati trovati in cucina, l’uno sopra all’altro. Non è chiaro, al momento, chi abbia agito per primo. Entrambi presentano ferite di arma da taglio. I due hanno un figlio di una decina di anni. Il bimbo al momento dei fatti era a scuola. Sul posto il medico legale, il pm di turno, i Carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale e quelli della Compagnia di Montesilvano.
“Il primo pensiero è andato al figlio, perché non sapevamo se era in casa o meno. Temevamo avessero commesso qualche gesto estremo. Lo abbiamo cercato, ma fortunatamente non lo abbiamo trovato in casa. Poi abbiamo appreso che era a scuola”. Così soccorritori e carabinieri descrivono i primi istanti all’interno dell’abitazione di via Tagliamento a Montesilvano, dove si è consumato l’omicidio suicidio di un uomo e una donna di 50 anni. Il bimbo ora è stato affidato ai servizi sociali.
Una lite, andata avanti per una decina di minuti, le urla “disumane”, una sagoma dietro la finestra e qualcosa che andava giù. Poi il silenzio. Così i vicini di casa descrivono gli attimi precedenti all’omicidio-suicidio avvenuto in mattinata a Montesilvano, in via Tagliamento. I conoscenti hanno provato a chiamarli, ma, vedendo che non rispondevano, hanno lanciato l’allarme ai soccorsi. All’esterno dell’abitazione, che si trova in una stradina lunga poche centinaia di metri dove tutti si conoscono, i due vengono descritti dai vicini come “brave persone, serie, sempre disponibili e benvolute da tutti”. Lui, ricorda chi li conosceva, lavorava come muratore e lei si arrangiava con dei lavoretti nelle case.