Morte Carlo Pace, eseguita l’autopsia. In Comune aperta la camera ardente, domani i funerali /FOTO
PESCARA, 30 marzo – La causa della morte di Carlo Pace è da ricondurre al politrauma riportato nell’investimento. E’ quanto emerso dall’autopsia eseguita nel pomeriggio sul corpo dell’ex sindaco di Pescara dal medico legale Cristian D’Ovidio, su incarico del pm Anna Benigni, titolare del fascicolo. Concluso l’esame autoptico, attorno alle 18 è stata aperta la camera ardente, allestita nella Sala consiliare del Comune di Pescara. Sarà possibile rendere omaggio a Pace fino alle 21 e poi di nuovo domani. I funerali verranno celebrati domani, alle 16, nella chiesa di Sant’Antonio del capoluogo adriatico.
All’origine del decesso, secondo le prime informazioni sull’esito dell’autopsia, c’è uno shock emorragico da emorragia retroperitoneale. Le fratture, e in particolare, quella più importante al bacino, con la formazione di microframmenti ossei, hanno provocato l’erosione dei vasi, con successiva ed abbondante perdita di sangue. Il medico legale ha prelevato dei campioni per i successivi accertamenti in laboratorio. Entro 60 giorni dovrà inviare la relazione alla Procura.
Pace, 81 anni, ingegnere e docente universitario in pensione, lunedì pomeriggio stava attraversando la strada in via Silvio Pellico quando è stato travolto da una Peugeot 106 condotta da un 65enne di Pescara. Dopo un primo ricovero nel reparto di Ortopedia con prognosi di 40 giorni, le sue condizioni si sono aggravate e l’ex primo cittadino è morto in Rianimazione all’alba di martedì. L’automobilista, come da prassi, è indagato per omicidio colposo.
Degli accertamenti si è occupata la Polizia municipale, diretta dal maggiore Matteo Silvestris, responsabile del Nucleo operativo della sicurezza stradale.