Notaresco, il sindaco sulla messa in sicurezza del Cirsu: “La Regione faccia il suo dovere”
NOTARESCO, 8 ottobre – “La Regione faccia il suo dovere e provveda alla pulizia e messa in sicurezza definitiva degli impianti del Cirsu”. A richiamare l’ente alle sue responsabilità è il sindaco di Notaresco Diego Di Bonaventura che ricorda come anche l’ultimo sopralluogo congiunto di Arta, Asl e Provincia abbia confermato il pessimo stato del sito, con rifiuti ammassati ed esalazioni maleodoranti.
“Non tollereremo che questa sia una terra di nessuno. Ora la Regione faccia il suo dovere per scongiurare ulteriori rischi per il territorio e i cittadini – tuona il sindaco – Sulla scorta dei rilievi emersi dal sopralluogo congiunto effettuato da Arta, Asl e settore ambiente della Provincia di Teramo il 27 ottobre scorso, a seguito dell’ennesimo esposto presentato dal Comune di Notaresco sullo stato degli impianti Cirsu, ho inviato una nota alla Regione invitandola ad assumere un provvedimento definitivo di pulizia del sito, con la rimozione immediata di tutti i rifiuti ancora presenti”.
Il sopralluogo, come denuncia il primo cittadino, ha unfatti confermato come lo stato del sito non sia assolutamente cambiato rispetto alla primavera scorsa, “con i conseguenti rischi sul piano dell’inquinamento, e la necessità di provvedere con urgenza allo svuotamento delle acque meteoriche che minacciano la stabilità dell’invaso di nuova realizzazione”.
Da qui la richiesta alla Regione di assumere in via definitiva tutti i provvedimenti necessari ad assicurare la pulizia e la totale messa in sicurezza del sito di Grasciano, nel rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini.
“Ritengo, inaccettabile che ancora nel 2017 gli impianti Cirsu siano lasciati alla stregua di vecchi ‘letamai’ e non trattati con le migliori tecniche disponibili secondo le prescrizioni di legge – conclude il sindaco – E dico questo come sindaco che crede nelle moderne tecnologie basate sulla piena compatibilità tra sviluppo economico e rispetto dell’ambiente, sul recupero e sulla trasformazione dei materiali mediante l’utilizzo di impianti di ultima generazione e ad emissioni zero”.
Discorso a parte quello sul prossimo gestore dell’impianto, che per il primo cittadino “dovrà investire in nuove tecnologie per il trattamento dei rifiuti secondo standard appropriati e in modo da non arrecare altri disagi alle comunità residenti e disastri per l’ambiente circostante”.
In caso contrario, promette Di Bonaventura, “l’esperienza per il polo impiantistico può considerarsi finita qui e al suo posto potrà anche sorgere un parcheggio coperto, a servizio della nuova area di espansione industriale che sta nascendo”.