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Novara-Pescara 1-1, biancazzurri quasi salvi. I ragazzi di Pillon scelgono di non infierire

Novara-Pescara 1-1, biancazzurri quasi salvi. I ragazzi di Pillon scelgono di non infierire

NOVARA, 5 maggio – Un buon punto che, salvo improbabili sorprese, regala ai biancazzurri alla salvezza. A questo punto manca solo la matematica, ma di fatto Pillon ha centrato l’obiettivo: raddrizzare la barca e condurre in porto la permanenza nel campionato cadetto. A Novara i biancazzurri regalano un tempo ai padroni di casa, che hanno quattro punti in meno del Pescara e hanno assoluto bisogno di vincere. Nella ripresa i ragazzi di Pillon entrano in campo con tutt’altro piglio, mettendo subito in chiaro le cose: pareggio e palo nel giro di un minuto. I padroni di casa accusano il colpo, ma i biancazzurri scelgono di non infierire. Finisce uno a uno. Piemontesi ancora nella bagarre. Al Pescara basta poco per festeggiare.A Novara il tecnico dei biancazzurri conferma la squadra che ha fatto bene nelle ultime settimane, con la linea difensiva formata da Crescenzi, Fiamozzi, Perrotta e Gravaillon. In mediana Valzania, Brugman e Machin. In attacco Mancuso, Pettinari, e Capone. Tra i piemontesi in campo l’ex Maniero.

PRIMO TEMPO

Subito Novara pericoloso in avvio, con una conclusione alle stelle di Di Mariano, dal limite, al primo minuto. I padroni di casa attaccano con maggiore convinzione, spinti anche da una condizione di classifica più critica rispetto agli ospiti. Al 10′ sfiora il gol il Novara, con un calcio di punizione di Sansone dalla distanza, che in realtà sarebbe un cross, ma che taglia tutta l’area di rigore e per poco non inganna Fiorillo: la palla sfila di poco al lato.

Ritmi alti della squadra di Di Carlo, al cospetto di un Pescara troppo timido e compassato. Al 13′ lavora un buon pallone Pettinari sulla sinistra, irrompe Valzania al centro dell’area, ma viene anticipato di un soffio.  Al 22′ Sansone, solo in area sugli sviluppi di un corner, colpisce al volo e sfiora il palo. Grave disattenzione di Crescenzi in marcatura. Al 27′ Sciaudone colpisce di prima intenzione, a pochi passi dalla porta difesa da Fiorillo e manda incredibilmente a lato. Sulla traiettoria c’è anche Maniero, che non riesce a correggere in rete. Biancazzurri alle corde, si sbraccia Pillon in panchina.

Al 31′ i piemontesi passano in vantaggio, complice l’indecisione di Perrotta, che si lascia superare da Sansone sulla corsia di sinistra: la punta del Novara penetra in area e mette in mezzo, Fiorillo in tuffo respinge corto, Moscati è il più lesto di tutti ad intervenire e mette in rete. Vantaggio meritato dei padroni di casa. Devastante Sansone negli ultimi venti metri.

Il Pescara prova a reagire, ma soffre l’intensità degli avversari. I piemontesi attaccano a ritmi vertiginosi. Al 41′ Perrotta, già ammonito, rischia il secondo giallo per un fallo su Sansone. L’arbitro lo grazia, Pillon lo sostituisce con Coda. In chiusura di primo tempo botta di Sansone dalla distanza, Fiorillo respinge. Si va al riposo sull’1-0. Risultato giusto, biancazzurri non pervenuti nei primi 45 minuti.

SECONDO TEMPO

Nella ripresa il Pescara entra in campo con altra determinazione e al 2′ Pettinari, sugli sviluppi di una mischia in area, è anticipato di un soffio da Chiosa, che manda in corner. Al 7′ il Pescara trova il pareggio con una splendida combinazione tra Valzania e Pettinari, che permette al centrocampista biancazzurro di penetrare in area e di battere Montipò con un colpo da biliardo che si insacca nell’angolino destro.

I biancazzurri prendono coraggio e al 9′, sugli sviluppi di un cross di Mancuso dalla destra, il pallone carambola sui piedi Machin, che centra il palo. Passano i minuti e i ragazzi di Pillon si impossessano del pallino del gioco. Il pubblico di casa rumoreggia. La squadra di Di Carlo, che ha speso molto nel primo tempo, evidenzia un chiaro calo fisico, acuito dal contraccolpo psicologico per il gol subito. Si allungano le linee dei padroni di casa e il Pescara può giocare sul velluto.

Nel Novara esce Maniero, sostituito da Puscas. Pillon risponde inserendo Baez al posto di Capone. Al 32′ ci prova Valzania dalla distanza, ma la sua conclusione è debole e centrale. I piemontesi danno l’impressione di avere le pile scariche. Il Pescara manovra, ogni volta che affonda crea scompiglio nella metà campo avversaria, ma sembra non volere infierire.

Al 44′, però, discesa di Mancuso sulla destra, che con un gran diagonale sfiora il palo. E’ ancora Mancuso, nei minuti di recupero, a rendersi pericoloso. Finisce in parità. La salvezza, per il Pescara, a questo punto è cosa fatta.

 

Novara (4-4-2): Montipò, Troest, Del Fabro, Casarini, Sansone (37’st Lukanovic), Chiosa, Sciaudone (33’st Ronaldo), Di Mariano, Moscati, Dickmann, Maniero (22’st Puscas). A disposizione: Farelli, Benedettini, Mantovani, Maracchi, Seck, Orlandi, Calderoni, Golubovic, Bove. All.: Domenico Di Carlo

Pescara (4-3-3): Fiorillo, Crescenzi, Fiamozzi, Perrotta (41’pt Coda), Gravillon, Valzania, Brugman, Machin, Mancuso, Pettinari (45’st Bunino), Capone (28’st Baez). A disposizione: Baiocco, Yamga, Elizalde, Fornasier, Carraro, Cappelluzzo, Coulibaly, Savelloni. All.: Giuseppe Pillon

Arbitro: Piccinini di Forlì

Reti: 31’pt Moscati (N), 7’st Valzania (P)

Corner: 7-4 per il Pescara

Ammoniti: Perrotta (P), Dickmann (N), Coda (P), Troest (N)

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