PESCARA, 17 ottobre – Sinergia che significa opportunità: il presidente di Confcommercio Pescara, Franco Danelli, rilancia il parere favorevole dell’associazione di categoria sulla costituzione della Nuova Pescara.

Il primo richiamo è per la politica, quella che, nel corso degli anni, ha accantonato un progetto che pure ha trovato accoglimento in un referendum:

“Vanno superate – scrive Danelli – quelle ritrosie legate a calcoli politici o rendite di posizione che non hanno più senso in un contesto politico-economico come quello odierno in cui occorre avere una visione “glocal” che tenda alla valorizzazione delle identità e delle realtà locali pur all’interno dell’orizzonte della globalizzazione. La Nuova Pescara avrebbe i numeri per collocarsi nel novero delle “città metropolitane” con tutti i vantaggi che ne conseguono in termini di possibilità di attrarre finanziamenti pubblici e investimenti privati; oggi Pescara è l’unico centro di primario interesse commerciale a livello nazionale che non ha lo status di “città metropolitana” e questa è già una grave mancanza politica”.

Per Danelli il primo patrimonio acquisibile è quello dell’armonizzazione dei sistemi, dagli uffici amministrativi ai trasporti, che renderebbero la nuova area urbana più essenziale e fruibile, con l’obiettivo, anche, di realizzare l’obiettivo di uno sviluppo complessivo integrato.

“Anche il turismo avrebbe tutto da guadagnare dalla nascita della Nuova Pescara potendosi presentare sui mercati di riferimento con un’offerta alberghiera di tutto rispetto in termini di posti letto e potendo pensare all’implementazione di strutture ricettive all’aria aperta, oggi assenti, nelle aree collinari di Spoltore. Occorre lavorare – conclude Danelli – per persuadere la politica locale a superare visioni di breve periodo per abbracciare un progetto che in un orizzonte più ampio porterà benefici socio-economici a tutto il territorio interessato e a tutta la collettività che in esso risiede e opera”.