Oddo e Sebastiani chiedono il miracolo a San Gabriele, ma il problema del Pescara è nella testa
PESCARA, 14 novembre – Per il Pescara è iniziata la settimana che precede la prestigiosa trasferta di Torino. Sabato sera i biancazzurri faranno visita alla Juventus e la settimana successiva giocheranno all’Olimpico contro la Roma. Alle porte due gare oggettivamente proibitive. Visti gli episodi non proprio fortunati delle ultime settimane, tra pali, salvataggi sulla linea di porta avversaria e rigori negati, ieri mister Oddo, il presidente Sebastiani e altri componenti dello staff tecnico hanno fatto visita al santuario di San Gabriele, ad Isola del Gran Sasso, al termine di una lunga e faticosa pedalata in bici.
Al di là delle disquisizioni sui concetti di fede e devozione, però, non basta affidarsi ad entità superiori e se proprio vogliamo continuare a ragionare su questo, meglio riferirsi al detto “aiutati che Dio t’aiuta”. Soltanto il tecnico e i suoi ragazzi, infatti, possono trovare la chiave per rimettersi in piedi, sbloccandosi innanzitutto a livello mentale: se infatti il vero Pescara non è quello bello, sfrontato e prolifico visto alla prima giornata contro il Napoli, non è neanche quello impalpabile, timido e pauroso asfaltato dall’Empoli nell’ultimo turno di campionato.
La testa conta. Sempre. A maggior ragione a certi livelli. Serve essere mentalmente liberi per provare la giocata, ma anche per fare le cose più semplici, come la mancata diagonale di Zampano contro i toscani o come l’appoggio facile facile sbagliato da Fornasier in occasione del terzo gol dell’Empoli. La squadra, in questa fase, non riesce a reggere la pressione, soprattutto contro gli avversari teoricamente alla sua portata, che accrescono le responsabilità e il peso del dover fare risultato. Non è un caso che le cose migliori il Pescara le abbia messe in mostra contro Napoli, Inter e Milan.
Ciò non significa che si possano nutrire speranze in vista della doppia trasferta contro Juve e Roma. Però il fatto di non avere niente da perdere contro due big del campionato, potrebbe aiutare il Pescara a scacciare un po’ di paure e a ripresentarsi in casa contro il Cagliari con un atteggiamento un po’ più sbarazzino. Poi certo, i limiti strutturali restano. Ma per quelli non resta che attendere il mercato di gennaio.
A Torino il Pescara si presenterà ancora una volta in condizioni di emergenza: mancheranno Bahebeck, Coda, Fornasier e Gyomber, mentre sull’impiego di Verre e Mitrita si deciderà in settimana. Diverse assenze anche in casa Juve, con Dybala e Barzagli sicuri assenti, Asamoah e Marchisio in forte dubbio. Recupera, invece, Chiellini.