Omicidio Neri, il cugino Gaetano ascoltato in Procura
PESCARA, 21 aprile – Un altro tassello compone il mosaico intorno al passato di Alessandro Neri, il 29enne ucciso a colpi di arma da fuoco e trovato morto giovedì 8 marzo in un canale alla a periferia Sud di Pescara. Un tassello che, però, non fa completa luce sulle circostanze della sua morte.
Ieri è stato ascoltato in Procura dai Carabinieri e dalmagistrato titolare del fascicolo, Gaetano junior Lamaletto, il cugino di Alessandro Neri, di cui si attendeva il rientro dall’estero.
Nell’ambito delle indagini, i Carabinieri di Pescara inizialmente si erano soffermati sui rapporti tra la famiglia Neri e la famiglia Lamaletto, quella della madre del giovane, rovinati da questioni societarie relative alla gestione dell’azienda vitivinicola di famiglia ‘Il Feuduccio’. Proprio alla famiglia Lamaletto, nelle settimane successive al delitto, erano state sequestrate due automobili.
Gaetano junior Lamaletto dopo l’omicidio era partito per l’estero e gli inquirenti attendevano il suo ritorno per poterlo ascoltare. Stamani, si è appreso, ha chiarito in modo lineare i rapporti con Neri e tra le due famiglie. Al momento, a circa un mese e mezzo dall’omicidio, continuano a non esserci indagati. Gli investigatori lavorano incessantemente sul caso e non escludono nessuna pista, anche se ora ci si sta concentrando soprattutto sui giri economici del ragazzo.
Ieri sera la madre di Neri, Laura Lamaletto, è stata ospite del programma televisivo ‘Quarto Grado’. La donna ha detto che Alessandro è stato tumulato in un paesino della Calabria e ha ribadito che il ragazzo “non sarebbe mai salito in macchina con degli sconosciuti, a meno che non vi fosse almeno qualcuno che già conosceva”.