Operazione “Il Sistema”, obbligo di dimora per un consulente pescarese
PESCARA, 22 luglio – E’ originario di Foggia ma residente a Pescara il consulente sottoposto a obbligo di dimora nell’ambito dell’operazione “Il Sistema” che ha dato esecuzione a sei misure cautelari emesse dal Gip di Nuoro.
Si tratta di Donato Sabatino. Con lui sono stati arrestati, ristretti ai domiciliari, e sottoposti alla misura cautelare della sospensione dell’esercizio dai rispettivi pubblici uffici, il presidente e il direttore generale del Consorzio Industriale Provinciale di Nuoro, Pier Gavino Guiso e Salvatore Mario Serra; obbligo di dimora anche per l’imprenditore calabrese Tonino Marchio, per il direttore generale della Società Antica Fornace Villa di Chiesa, Antonio Busi e per l’intermediario e consulente stessa società Luigi Zilli.
Quella che secondo una prima ricostruzione sarebbe emersa è una rete di rapporti tra pubblici ufficiali e imprenditori fondata sulla corruzione.
Sotto accusa in particolari le relazioni tra i vertici del Consorzio Industriale Provinciale di Nuoro e due differenti realtà societarie, una operante in Calabria nel settore del trattamento dei rifiuti e l’altra operante nell’area industriale di Ottana.
Il consulente pescarese è coinvolto nella prima vicenda, riguardante la realizzazione di una piattaforma per il trattamento di rifiuti, finanziata dalla Regione Sardegna con uno stanziamento di 2 milioni e mezzo di euro che il Consorzio industriale di Nuoro aveva in previsione di bandire. L’ingegnere e consulente Donato Sabatino, avrebbe fatto da tramite tra i pubblici ufficiali e l’imprenditore calabrese Tonino Marchio per fargli ottenere l’affidamento dell’appalto.