Panchina del Pescara a Epifani: “E’ una grande emozione”. Torna anche Repetto
PESCARA, 6 marzo – Chiusa per sempre l’era Zeman, si apre un nuovo capitolo in casa Pescara. In panchina siederà Massimo Epifani, 44 anni, pescarese puro sangue, ex calciatore biancazzurro e fino ad oggi trainer della Primavera. Torna al timone, nelle vesti di direttore sportivo, Giorgio Repetto, reduce da un’esperienza non entusiasmante a Teramo con Campitelli.
Queste le prime parole di Epifani da tecnico del Delfino:
“Sarei un bugiardo se dicessi che non sono emozionato. Mi sento pescarese, ho questa maglia attaccata sulla pelle. Ho lavorato con Zeman in estate, poi non ho più seguito dall’interno. Ho visto solo da fuori, perché ho assistito a partite e allenamenti. Personalmente vedo qualche giocatore in ruoli diversi rispetto a quelli in cui hanno giocato fino a oggi, ma per ora non dico chi”.
Difficile ipotizzare se Sebastiani lo abbia promosso in qualità di traghettatore o se invece pensi di affidargli la conduzione tecnica anche nella prossima stagione.
“Io penso solo alla prossima partita e a fine anno si tireranno le somme”.
Repetto spiega il suo ritorno nel club, dopo i contrasti con il patron Sebastiani e il conseguente divorzio:
“La trattativa è durata due secondi, non potevo dire di no al Pescara. Con Sebastiani i contrasti sono appianati già da un po’ di tempo. C’era l’intenzione di reinserire la mia figura e ci siamo trovati subito d’accordo. Con Teramo non ho nessun sassolino da togliermi. L’ho lasciato salvo”.
Infine il presidente Sebastiani, che torna sulla fine del rapporto con Zeman:
“Il tecnico ha contravvenuto ad un ordine della società, non presentandosi alla riunione tecnica di domenica mattina. L’allenatore non si può permettere il lusso di non esserci. Domenica mattina c’era tutta la squadra, mancavano solo lui e il suo staff. La scusa del voto non regge”.