Pedopornografia minorile: 51 indagati, perquisizioni anche all’Aquila
L’Aquila, 21 giugno – Coinvolge anche l’Abruzzo la maxinchiesta partita da Catania che vede indagate cinquantuno persone indagate per detenzione e divulgazione di pornografia minorile on Line.
Nell’operazione, condotta dalla Procura Distrettuale e quella per i Minorenni di Catania, sono coinvolti anche trenta minori.
Le indagini sono partite dalla denuncia della madre di un ragazzo che ha notato che nel telefono del figlio c’erano immagini erotiche di minori provenienti da gruppi WhatsApp, ai quali l’adolescente era iscritto chiamati “Tana della Luna” – da cui il nome dell’operazione – e “scoobyDank”, che inizialmente condividevano immagini e video di torture, suicidi e simili.
La Polizia Postale ha acquisito il contenuto dello smartphone e quello dei gruppi Whatsapp, individuando così circa 300 persone che vi avevano aderito e riuscendo ad identificare quelle che avevano divulgato o richiesto video e immagini di pornografia minorile, con vittime anche in età infantile.
Perquisizioni sono state eseguite anche in provincia dell’Aquila.
Il materiale informatico sequestrato sarà sottoposto ad approfondite analisi.