Pensionato morto a Montesilvano, nigeriana condannata per omissione di soccorso
PESCARA, 5 dicembre – Fu trovato morto dentro l’ascensore, con una ferita al capo, dopo una lite. Per quell’evento oggi è stata condannata a sei mesi di reclusione, pena sospesa, Happy Ayegbeni, nigeriana di 35 anni, accusata di omissione di soccorso.
Donato Piangiarella, 74 anni, dirigente di una squadra di calcio, fu trovato senza vita il 6 settembre del 2014, nell’ascensore di una palazzina in via Cerrano a Montesilvano.
L’imputata era accusata di avere avuto, all’interno della propria abitazione, “un alterco con Piangiarella, nel corso del quale l’uomo riportava una ferita lacerocontusa in sede fronto-temporale per l’urto contro un margine rimanendo steso a terra” e la donna “ometteva di prestare l’assistenza occorrente e di darne immediato avviso all’autorità e anzi portava fuori dalla propria abitazione, abbandonandolo all’interno dell’ascensore condominiale, il corpo del Piangiarella, il quale decedeva per insufficienza cardiaca acuta da ischemia miocardica acuta in grave coro-miocardiosclerosi”.
Ayegbeni era inizialmente accusata di omicidio preterintenzionale, ma in seguito il pm Anna Benigni ha modificato il capo d’imputazione. Questa mattina il pm aveva chiesto una condanna a un anno e 4 mesi di reclusione.
La donna è stata giudicata con rito abbreviato e il giudice del tribunale di Pescara, Elio Bongrazio, ha rimesso gli atti al pm per verificare l’eventuale sussistenza del reato di omissione di soccorso anche a carico della persona che viveva con Ayegbeni.