Per svaligiare un supermercato simulano una rapina. Arrestati in sei
TERAMO, 15 dicembre – Tutto quello di cui avevano bisogno era un appoggio interno e una storia da far raccontare. Un bel furto travestito da rapina e soldi facili facili da spartirsi. E’ finita invece con un arresto l’operazione attrezzata da sei persone, quattro originarie di Foggia, un lucano e un abruzzese, tutti accusati di furto aggravato e simulazione di reato.
La banda era già da tempo sotto osservazione da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Teramo da quando, cioè, la presenza di soggetti foggiani e potentini, già noti quali autori di furti e rapine sul territorio nazionale, era stata notata sulla costa Teramana.
Per cui è stata avviata un’attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Teramo: così attraverso appostamenti, pedinamenti e controlli, ha consentito di individuare ruoli e compiti all’interno del gruppo e soprattutto di intuire come e dove sarebbe stato messo a segno il “colpo”.
Hanno saputo aspettare fin quando ieri mattina, quando il dipendente infedele di un supermercato di Nereto si è fatto trovare legato denunciando di aver subito una “rapina” e di essere stato picchiato e costretto ad aprire una cassaforte.
Immediatamente i Carabinieri hanno chiuso ogni via di fuga e li hanno sorpresi nelle Marche in un appartamento di Monteprandone, mentre si dividevano i quattromila euro del bottino.
Nell’appartamento sono stati rinvenuti tutti gli attrezzi usati per commettere il furto, dai passamontagna all’abbigliamento mimetico, un flex smerigliatrice con dischi da taglio ed una pistola calibro 9×21 con la matricola abrasa.
Naturalmente è stato arrestato anche il basista per furto aggravato in concorso.
I Carabinieri hanno anche recuperato due autovetture, una Golf ed una Panda, rubate dalla banda per commettere la finta rapina ed assicurarsi la fuga, che sono state restituite ai proprietari.