Pescara, aggredirono Piervincenzi e troupe Rai: arrestati per la rapina coi fucili in gioielleria
PESCARA, 17 aprile – A inizio febbraio avevano aggredito una troupe di RaiDue, impegnata, con il giornalista Daniele Piervincenzi, nel quartiere Rancitelli di Pescara per un servizio di ‘Popolo Sovrano’; ieri sono stati arrestati dalla Polizia perchè ritenuti responsabili di una rapina messa a segno lo scorso 27 dicembre in una gioielleria di piazza Salotto. Si tratta di Jhonny Di Pietrantonio, 22 anni, e Kevin Cellini, 24 anni.
I due, infatti, avrebbero fatto parte del commando che, armato di fucili, aveva assaltato l’oreficeria ‘Officine Complicato’ di piazza della Rinascita, riuscendo a portare via numerosi orologi per un valore complessivo di circa 100mila euro. La coppia, tra l’altro – come ha spiegato in conferenza stampa il dirigente della squadra Mobile, Dante Cosentino – era in procinto di compiere un’altra rapina ai danni di un rappresentante orafo di Pescara. Il 22enne si trova ora in carcere; il 24enne, invece, è ai domiciliari.
I due erano stati individuati quali responsabili dell’aggressione ai danni della troupe di Rai Due, avvenuta nel complesso cosiddetto ‘Ferro di cavallo’, mentre Piervincenzi e i suoi erano impegnati in un’inchiesta sui clan della periferia pescarese.
AGGIORNAMENTO 13.20
Lo scorso 27 dicembre la rapina in gioielleria. Uno degli autori, probabilmente un ragazzo vestito da donna, dopo essersi fatto aprire la porta spacciandosi per una cliente, aveva tirato fuori da sotto al giaccone un fucile usato per minacciare il personale dell’attività, affinché potessero entrare altri due complici, entrambi con dei caschi che gli coprivano il volto, mentre una quarta persona era rimasta all’esterno. Presi gli orologi, i quattro si erano dati alla fuga a bordo di due Ducati Monster – entrambe rubate – poi ritrovate incendiate in un parcheggio poco distante.
Scattate le indagini della squadra Mobile della Questura di Pescara, i poliziotti sono riusciti ad individuare due dei responsabili. L’attività investigativa è stata portata avanti, tra l’altro, grazie ad intercettazioni e anche con il monitoraggio di un’automobile in uso al 22enne, su cui era installato, per questioni assicurative, un dispositivo Gps. Così gli investigatori hanno appurato che i due si stavano preparando per un altro colpo.
Il gip Nicola Colantonio, su richiesta del pm Rosangela Di Stefano, ha disposto l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere per il 22enne, ritenendo nei suoi confronti sussistenti gravi indizi di colpevolezza per la rapina, per la ricettazione e l’incendio delle moto ed per il porto abusivo dei fucili, e degli arresti domiciliari per il 24enne, accusato del reato di detenzione e porto abusivo di armi.
Le armi e gli orologi non sono stati trovati. Nell’inchiesta risultano indagate altre persone. Le indagini della squadra Mobile vanno avanti per individuare gli altri autori della rapina.
Nell’ambito delle indagini sul colpo in gioielleria è stata anche fatta luce su un’aggressione ai danni di un tossicodipendente, malmenato con una mazza da baseball dai due indagati a dicembre scorso.